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martedì, Gen 10

ChatGPT, le scuole hanno iniziato a vietarlo



Da Wired.it :

Da New York all’Australia, scuole e università hanno già cominciato a vietare l’uso delle intelligenze artificiali come il bot conversazionale ChatGPT di OpenAI, in grado di scrivere testi con costruzione e sintassi praticamente indistinguibili da quelle umane. Una politica condivisa anche dall’International conference on machine learning (Icml), tra le più prestigiose al mondo nel settore, che ha proibito l’uso di questi sistemi per la scrittura di articoli accademici.

ChatGPT è diventato virale appena un paio di mesi fa, rendendo i testi generati tramite l’intelligenza artificiale un nuovo fenomeno online. Tuttavia, assieme all’entusiasmo per il progresso delle Ia, sono cresciute le preoccupazioni relative all’etica e alla correttezza del loro impiego in contesti diversi da quello ludico e ricreativo. In particolare, a lanciare l’allarme su un possibile impatto negativo sono stati gli ambienti accademici e scolastici.

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Una serie di dritte per spremere al meglio il bot conversazionale basato su intelligenza artificiale di OpenAI  

Stop nelle scuole

“A causa delle preoccupazioni per l’impatto negativo sull’apprendimento degli studenti e per la sicurezza e l’accuratezza dei contenuti, l’accesso a ChatGPT è vietato alle reti e ai dispositivi delle scuole pubbliche di New York”, ha dichiarato Jenna Lyle, portavoce del Dipartimento dell’educazione di New York, in un comunicato riportato dalla Cnn.

Al fianco di New York si è schierata anche la città di Los Angeles, dove l’accesso a ChatGPT è stato bloccato preventivamente in tutte le reti e i dispositivi del Distretto scolastico unificato della metropoli californiana “per proteggere l’onestà accademica, mentre viene condotta una valutazione dei rischi e dei benefici”.

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Il nuovo chatbot ha conquistato internet e ha dimostrato quanto possa essere coinvolgente l’Ai conversazionale, anche quando si inventa fatti

Nelle università

Dall’altra parte dell’oceano, in Australia le cose si sono fatte anche più radicali. Tutte le università australiane, unite nell’organizzazione chiamata The group of eight, hanno deciso di tornare a svolgere gli esami con carta e penna, per cancellare definitivamente qualunque pericolo relativo all’utilizzo di ChatGPT durante le prove.

Il gruppo ha inoltre aggiornato il regolamento interuniversitario, stabilendo definitivamente come l’uso di intelligenze artificiali per scrivere esami o articoli accademici sia da considerarsi come illegittimo. Dopo queste modifiche, come riporta il Guardian, diversi studenti sono stati sanzionati per essere stati sorpresi a usare ChatGPT.

Ma le università e le scuole non sono le uniche ad aver ingaggiato battaglia contro il bot di OpenAI. Uno studente di Princeton, per esempio, ha creato GPTZero, un’applicazione dedicata unicamente a scoprire se un testo sia stato o meno scritto tramite intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, come si legge su The Verge, gli specialisti di machine learning della Icml hanno deciso di vietare l’uso di bot come ChatGPT per la creazione di articoli scientifici.



[Fonte Wired.it]