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lunedì, Mar 06

ChatGpt: tutte le compagnie che stanno lavorando ad una valida alternativa del chatbot



Da Wired.it :

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Ma Galactica non è il primo tentativo di Meta di sviluppare un modello di Intelligenza Artificiale conversazionale. Più di recente la compagnia ha creato BlenderBot 3, un chatbot che dovrebbe agire come una sorta di assistente digitale, ma che si è rivelato alquanto “scadente” nel fornire risposte agli utenti. Eppure BlenderBot 3 è ancora disponibile online, nonostante abbia parlato male del CEO Mark Zuckerberg, indirizzando verso di lui offese di ogni genere. Considerato il poco successo che hanno avuto i primi tentativi di Meta, non c’è da stupirsi che la compagnia abbia deciso di investire ulteriormente nella ricerca della propria AI. 

Anthropic

Anthropic, una società di ricerca sull’AI fondata nel 2021 da ex dipendenti di OpenAI, sta lavorando a un proprio concorrente di ChatGpt: Claude, un chatbot che deve ancora ottenere un rilascio pubblico completo. Da quanto sappiamo, l’azienda ha sviluppato lo strumento utilizzando una metodologia chiamata “Intelligenza Artificiale costituzionale”. In poche parole, Anthropic addestra il modello linguistico con circa 10 “istruzioni o principi del linguaggio naturale” che questo poi utilizza per rivedere automaticamente le sue risposte. L’obiettivo del sistema, infatti, è quello di “addestrare assistenti AI migliori e più innocui”, senza incorporare il feedback umano. Una premessa ottimale per competere con ChatGpt.

You.com

You.com è una società fondata da due ex dipendenti di Salesforce, che ha da poco presentato un nuovo motore di ricerca fornito con uno strumento di “chat” basato sull’Intelligenza Artificiale, che funziona in modo molto simile a quello che Microsoft sta testando su Bing. Si tratta di YouChat, un chatbot basato sul modello C-A-L dell’azienda, in grado di fornire risposte a vari tipi di domande, creare riepiloghi di articoli dal web, generare codici, scrivere saggi e altro ancora. Oltre a fornire agli utenti l’accesso a YouChat, You.com ha recentemente presentato anche modelli di generatori di immagini AI integrati, tra cui Stable Diffusion 1.5, Stable Diffusion 2.1 e Open Journey, che è possibile utilizzare per generare immagini a partire da un testo descrittivo.

Alibaba

Anche Alibaba cavalca la tendenza dei chatbot AI. Secondo quanto riferito da un portavoce dell’azienda all’inizio dello scorso mese, la società sta testando internamente un rivale di ChatGpt. Ma è abbastanza chiaro che ci siano non pochi ostacoli da superare prima di lanciare il chatbot sul mercato, soprattutto considerando che le autorità di regolamentazione cinesi temono che l’AI possa diffondere contenuti non censurati tra gli utenti. 

Baidu

Anche Baidu si sta preparando a lanciare uno strumento di Intelligenza Artificiale chiamato “Ernie Bot“. Apparso per la prima volta nel 2019, il chatbot si è evoluto in uno strumento in grado di generare risposte conversazionali simile a ChatGpt. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, il modello è stato addestrato su “enormi dati non strutturati e un gigantesco grafico della conoscenza” ed ora “eccelle sia nella comprensione del linguaggio naturale (NLU) che nella generazione (NLG)“. Proprio come Microsoft e Google, anche Baidu sta pianificando di integrare il chatbot nel suo motore di ricerca, e incorporerà lo strumento anche nell’interfaccia del prossimo veicolo elettrico realizzato dalla startup cinese Jidu.

Insomma, di alternative a ChatGpt sembrano essercene molte, il che mette Open AI nella condizione di dover ottimizzare il suo chatbot per riuscire a detenere il primato nel settore. Al di là di questo, quello che è evidente è che l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più parte integrante nel nostro futuro, e finalmente gli utenti di tutto il mondo sembrano cominciare ad accettarlo. 





[Fonte Wired.it]