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giovedì, Gen 19

Che cos’è, come funziona e su cosa si lavora nell’Innovation Center di NTT DATA a Milano


Abbiamo visitato il nuovo Centro milanese per l’Innovazione della multinazionale giapponese NTT DATA dove lo studio delle tecnologie del futuro convive con cultura, design, creatività. Un “luogo della contaminazione” per risolvere i problemi di tutti i giorni

Dallo scorso agosto Milano ospita un Innovation Center tutto incentrato sullo studio delle tecnologie emergenti, del calcolo quantistico, del metaverso per le imprese e l’industria. Stiamo parlando del nuovo Innovation Center di NTT DATA Italia, parte della multinazionale giapponese NTT DATA che si occupa a livello globale di digitale, servizi IT, sicurezza informatica, system integration e, in generale, business digitale. Con un investimento di 2 milioni di euro l’anno l’Innovation Center non è solo un centro iper-tecnologico ma viene definito “un posto della contaminazione” dove convivono tecnologia, design, creatività e cultura. Lo abbiamo visitato insieme al suo appassionato direttore Pietro Scarpino, Vice President e Head of Advanced Technologies di NTT DATA Italia.

Il direttore dell’Innovation Center di NTT DATA Italia a Milano Pietro Scarpino, Vice President e Head of Advanced Technologies
Il direttore dell’Innovation Center di NTT DATA Italia a Milano Pietro Scarpino, Vice President e Head of Advanced Technologies

Che cos’è e a cosa serve l’Innovation Center

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Obiettivo del centro, ci spiegano, è quello di generare nuovo business attraverso attività congiunte di ricerca e sviluppo che vengono messe in piedi nella maggior parte dei casi direttamente insieme ai clienti. All’interno del centro si studia come la tecnologia stia trasformando la società “in un approccio pragmatico che partendo dalle tecnologie emergenti, sempre più complesse, le rende ‘trasparenti’ e in grado di risolvere i problemi di tutti i giorni”. Il nuovo Innovation Center di Milano è uno dei cinque centri mondiali di NTT DATA e lavora a stretto contatto con le sedi europee (in particolare tedesche) e dell’America Latina del Gruppo. Non un museo, uno spazio vuoto, ma un luogo in cui è possibile discutere – all’interno di un ambiente immersivo con pareti in grado di trasformarsi in grandi schermi e luci che cambiano colore a seconda della situazione – di tecnologia e toccare con mano l’innovazione. “Mentre l’Europa – ci spiega Scarpino – è molto focalizzata sul concetto di Industria 4.0, in Giappone ci si sta spostando verso la Società 5.0, che mette al centro l’uomo e i suoi bisogni. Per questo all’interno dell’Innovation Center studiamo la tecnologia che in qualche modo possa aiutare a risolvere i problemi e a rendere la vita migliore, semplificandola e umanizzandola, lavorando direttamente insieme ai nostri clienti per risolvere le loro esigenze, ragionando su tecnologie ad hoc e scalabili che possano aiutarli a ottenere vantaggi competitivi e duraturi”. NTT DATA, ci spiegano, conta di investire in Italia 200 milioni di euro e di assumere, nel tempo, 5.000 persone entro il 2025, fornendo allo stesso tempo alle sedi italiane del Gruppo “specializzazioni tecnologiche avanzate che possano eccellere a livello internazionale”.

Un robot disegna su una lavagna in un corridoio dell’Innovation Center NTT DATA a Milano
Un robot disegna su una lavagna in un corridoio dell’Innovation Center NTT DATA a Milano

I progetti in corso

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Un viaggio all’interno dei progetti messi in campo da NTT DATA Italia può essere anche molto lungo, e certamente interessante. C’è il progetto sull’Euro Digitale,
ad esempio: NTT Data ha ideato un mondo virtuale in cui poter acquistare beni, servizi ma anche opere d’arte attraverso un portafogli digitale che integra Euro digitale, criptovalute e NFT, per anticipare le opportunità di business che Euro Digitale e Metaverso insieme possono creare per le banche. Ancora, c’è il progetto CO2Sink, soluzione che stima in maniera accurata lo scambio di CO2 tra vegetazione e atmosfera: un’iniziativa sposata dalla Regione Calabria che fonde innovazione, tecnologia e volontà di proteggere l’ambiente per massimizzare, attraverso l’intelligenza artificiale, l’assorbimento di anidride carbonica nelle aree forestali. C’è il progetto di un dipendente (che è anche un rapper chiamato Mistaman) che ha creato un sistema di arte visuale autogenerativa sfruttando l’intelligenza artificiale: Mistaman ha “dato in pasto” all’algoritmo da lui creato il testo di alcune sue canzoni e il risultato è affascinante.

 

Altra interessante attività legata al territorio si chiama Urban Planning e sfrutta gli open data messi a disposizione da enti locali, utilities e società private per rendere migliore la vita nelle grandi città. Tra gli studi, in collaborazione con il MIT di Boston, anche la bicicletta in sharing a guida autonoma: una volta che è stata utilizzata torna da sola al parcheggio per evitare che tutte le biciclette siano, ad esempio la sera, focalizzate in periferia. Ancora, c’è il progetto realizzato insieme alla Biblioteca Vaticana in cui la Torre Gregoriana è stata completamente digitalizzata creando un tour e uno spazio navigabile semplicemente spostando le mani su un sensore. E poi c’è il Quantum Computing, tecnologia attraverso cui si cercano di risolvere problemi troppo complessi per le tecnologie “classiche”: NTT DATA ha vinto una challenge di BMW per accorciare il tempo di svolgimento di complessi test che si svolgono sulle auto e ha lavorato, solo per citare alcuni progetti, sull’applicazione in ambito Finance (per risolvere problemi di frodi o ottimizzazione portafogli) o energetico (studio e implementazione di Smart Grid). Non solo tecnologia, però: all’interno della sede di NTT DATA Italia è presente anche una Human Library che, ci raccontano, è un luogo molto amato dai dipendenti e di cui l’azienda va molto orgogliosa, al cui interno vengono organizzate attività ludiche o di scambio di idee.

Il programma che analizza gli allenamenti di tennis all’interno dell’Innovation Center di NTT DATA Italia a Milano
Il programma che analizza gli allenamenti di tennis all’interno dell’Innovation Center di NTT DATA Italia a Milano

Le “fabrique” e le tecnologie del futuro

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Tutti gli approfondimenti della rubrica di innovazione e tecnologia

L’Innovation Center ospita anche diverse “fabrique”, fabbriche delle idee al cui interno i dipendenti possono immaginare tecnologie che ancora non esistono. È qui che tocchiamo con mano il futuro guardando alcuni progetti molto interessanti. Ad esempio, un programma dedicato al mondo del tennis in cui viene analizzato ogni momento dell’allenamento o della partita, dalla postura alla battuta al recupero, confrontandolo con un database al cui interno sono memorizzati tutti i parametri di gioco dei grandi campioni: in questo modo è poi possibile confrontare tutti i dati per capire come migliorare il proprio gioco. Ci sono – ancora – esperimenti sul Deep Fake (foto, video e audio creati attraverso software di intelligenza artificiale che partendo da contenuti reali riescono a ricreare in modo realistico le caratteristiche e i movimenti di un volto, di un corpo o a imitare fedelmente una determinata voce) o Silente, sedia realizzata insieme a Luxy che permette di ascoltare audio senza usare cuffie e senza che le persone accanto riescano a sentire neanche un ronzio. “Qui lavoriamo – racconta ancora Scarpino – sulla generazione di nuovi scenari che in questo momento non esistono. Grazie a ragazzi laureati in fisica nucleare, economia e lettere che lavorano insieme, e attraverso tutti questi studi si potrà arrivare a quella che è la nostra società del futuro”. Il progetto più innovativo attualmente al centro delle attività di ricerca è sviluppo di NTT DATA (4 miliardi di investimento l’anno) si chiama IOWN: si tratta del consorzio che sta creando la rete internet del futuro basata sul passaggio dei fotoni, della luce, anziché come avviene adesso degli elettroni, con consumi molto più bassi e con velocità per oggi stratosferiche, con la possibilità accorciare la distanza tra mondo fisico e mondo digitale, andando sempre più verso un mondo iperconnesso dove potranno nascere dei servizi digitali tutti incentrati sull’uomo come avatar, sistemi olografici o addirittura la replica virtuale del corpo umano per poter in sperimentare, studiare farmaci o nuove cure su un gemello digitale che è la copia esatta di noi in carne ed ossa.



fonte : skytg24