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sabato, Mag 30

Che cos’è Siren Head, la nuova leggenda sbarcata su TikTok



Da Wired.it :

Siren Head è il nuovo mostro creato da internet grazie ai creepypasta. Ecco cosa succede quanto i memi diventano leggende

Siren Head è un mostro, ma i mostri non esistono. Almeno fino a quando non hanno qualche storia di cui essere protagonisti. E su Siren Head, in questi ultimi mesi, ne sono circolate parecchie.

Facciamo un passo indietro. Siren Head, una creatura altissima con strane sirene sulla testa, è frutto del talento di Trevor Henderson. È una delle tante creature mostruose che ha ideato, ed è stata utilizzata in un un video game uscito ad Halloween 2018.

Ma Siren Head non è solo un nuovo personaggio. La sua celebrità è data anche dall’essere protagonista di creepypasta, cioè memi orrorifici che mimano leggende metropolitane. E a volte, nel gioco di scrittura e disegno collettivo, la realtà può finire in un punto cieco e ci si gode la storia.

Da creepypasta a leggenda

Non è facile distinguere una normale leggenda metropolitana da un creepypasta. Forse è impossibile. Qui basti dire che il creepypasta nasce come una creazione (di qualunque tipo: racconto, disegno, video, suono ecc…) ideata per spaventare (creepy). Il nome allude al fatto che i creepypasta sono copiati e incollati (paste). Internet quindi non è solo il loro veicolo di diffusione, ma la loro culla. Forse allora è meglio dire che si tratta di un genere creativo che può diventare leggenda. Non solo perché le storie sono rimaneggiate e arricchite collettivamente, ma perché possono essere prese per vere. E questo fa parte del loro fascino. Su Wired per esempio abbiamo parlato del videogioco Polybius, o della sindrome di Lavandonia.

Nel caso di Siren Head, la popolarità del personaggio è esplosa tra aprile e maggio, quando buona parte del mondo era già entrata in qualche forma di lockdown. Secondo la ricostruzione di Know your meme, il boom è merito di un video pubblicato su tiktok.

Mostra Siren Head che cammina ergendosi sopra un paesaggio urbano, si sente un suono di sirene, presumibilmente quelle della sua testa. In realtà l’audio è del 2010, e risale al tornado che colpì Chicago. L’alchimia tra la creatura assurda inventata da Henderson, il paesaggio e il suono è efficace. Incassa decine di milioni di visualizzazioni, e Siren Head comincia a spopolare. In breve i sommelier di memi, come il popolare Pewdiepie (che contribuì a lanciare il complotto satirico gli uccelli non sono reali), lo consacrano.

In questi giorni il creatore ha anche raccolto in un thread su Twitter il canone di Siren Head, da cui si scopre l’abbozzo di storia dietro gli inquietanti disegni dell’artista. Per esempio il mostro usa le sirene per cacciare gli esseri umani, bambini in particolare. Li attira nei boschi con i suoni (non si vede in aree densamente popolate, come nel video apocrifo) dove fanno una brutta fine.

https://twitter.com/slimyswampghost/status/1259242133015408640/photo/1

Un nuovo Slenderman?

Siren Head è a tutti gli effetti una proprietà intellettuale, ma visto che è anche un creepypasta ci si aspetta che siamo noi a dargli uno spessore, costruendo nuove storie dalle iniziali suggestioni del creatore. Se questo possa portare a una nuova leggenda, cioè a rendere indistinto il confine tra realtà e narrazione, è probabilmente troppo presto per dirlo. Quello che si può dire per certo è che è già successo, con Slender Man per esempio.

Slender Man è nato nel 2009  in maniera del tutto simile a Siren Head. Un altro mostro longilineo, senza faccia, a suo agio nei boschi e ovunque sia buio, che va a caccia di bambini. Anche qui sappiamo il nome del creatore, Eric Knudsen, che ha postato le prime foto della creatura con poche righe di contesto sullo storico Something Awful: partecipava a un concorso di grafica a tema paranormale.

Il creepypasta è diventato virale, e le persone hanno cominciato a costruire mondi intorno alla creatura. E, pur sapendo dove, quando e da chi era stato creato, una parte ha cominciato a perdersi nell’idea che le storie su Slender Man potessero essere reali. Poi, nel 2014, l’uomo nero della rete è stato collegato ad alcuni incidenti con protagonisti teenager. In particolare avrebbe ispirato un caso di accoltellamento. Le ragazze accusate intendevano provare la sua esistenza attraverso l’omicidio di una coetanea, che fortunatamente non è riuscito. Sono state in seguito assolte in quanto entrambe affette da disturbi mentali.

Prendere sul serio il folklore digitale

Quando i media cominciarono a raccontare di Slender Man e della sua nefasta influenza, scattò il panico morale. Per l’ennesima volta i genitori ebbero paura degli interessi dei figli, in assenza di un reale pericolo. Slender Man e Siren Head andrebbero sicuramente presi sul serio, ma non per una loro presunta influenza negativa sui giovani. Come ha scritto Will Wiles su Aeon nel 2013:

I creepypasta aspirano a diventare leggende metropolitane: cupi memi sociali con quel minimo di familiarità da dare il brivido di una terrificante possibilità. 

A tutti gli effetti siamo di fronte a un esempio di folklore digitale, un fenomeno relativamente nuovo e ancora tutto da studiare. È possibile che questi prodotti transmediali abbiano sostituito, in alcuni casi, i racconti del terrore intorno al fuoco. La funzione, però, sarebbe la stessa: condividere ed esorcizzare le paure. Secondo i folkloristi curatori del volume Legend Tripping: A Contemporary Legend Casebook (2018) i creepypasta possono anche essere letti come manifestazione digitale del legend tripping. Invece di osare esplorare la casa infestata di cui si è sentito parlare in città dall’infanzia, si può sospendere l’incredulità e perdersi in leggende user generated.

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[Fonte Wired.it]