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venerdì, Apr 03

Che ne sarà di quest’anno scolastico, quindi?



Da Wired.it :

Non ci saranno né bocciati né rimandati. E sono varie le ipotesi per i maturandi che, in base alla possibilità di tornare o meno in aula entro il 18 maggio, potrebbero svolgere l’esame finale in forma semplificata

(foto: Jacopo Landi/NurPhoto via Getty Images)

Nella sua ultima conferenza stampa del 1 aprile, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato una proroga delle restrizioni anti coronavirus in Italia fino al 13 aprile. Dopo, in caso di un calo sostanziale dei contagi, il governo potrebbe decidere di procedere verso una riapertura graduale di attività e servizi. Per motivi legati alla grande concentrazione di persone di un unico luogo, la scuola potrebbe essere una delle ultime a riprendere le sue normali funzioni. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, come ha scritto in un post Facebook, sta predisponendo un pacchetto di misure che “possa guidare la scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardare al prossimo”.

Le ipotesi sul nuovo decreto scuola

Una chiusura prolungata che dura, in alcuni casi, anche da metà febbraio richiede misure eccezionali. Infatti, solo per questo anno scolastico non ci saranno bocciati o rimandati: tutti gli alunni saranno ammessi alla classe successiva – anche quelli che nel primo quadrimestre, hanno registrato più di un’insufficienza. A settembre, nel caso si riesca a ritornare in classe entro il 18 maggio, sarà previsto un recupero delle lezione: una sorta di ripasso di nozioni e programmi, stabilito dai docenti in vista del successivo anno scolastico che, proprio per questo, potrebbe iniziare più tardi del solito.

Il 18 maggio è una data simbolo anche per i maturandi. Se infatti entro quella data dovessero riprendere le lezioni, l’esame di maturità dovrebbe svolgersi in forma canonica: prima prova scritta il 17 giugno, con un tema di italiano unico e nazionale. La seconda prova, invece, sarà completamente gestita dai sei membri della commissione interna. Per poi concludere, da fine giugno, con l’esame orale. In caso contrario, verranno eliminati entrambi gli scritti e gli alunni si sottoporranno a un unico esame orale in cui il candidato spazierà su tutte le materie previste nel proprio indirizzo di studi. L’ultima ipotesi, in caso non si possibile avere un colloquio frontale di persona, prevede che il candidato incontri la commissione online, come è già accaduto nel caso delle sedute di laurea o esami universitari.

Molto semplificato, infine, sarà anche l’esame di terza media. Via tutte le prove scritte e anche il colloquio finale, l’alunno dovrà solo consegnare una tesina alla commissione interna che procederà in seguito alla valutazione.

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[Fonte Wired.it]