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giovedì, Mar 11

Chi è Astor Piazzolla, il musicista che ha rivoluzionato il tango



Da Wired.it :

Nel centenario della nascita, Google dedica il doodle di oggi al mitico compositore argentino di origini italiane, arrivato alla fama internazionale grazie al nuevo tango

piazzolla
(Foto: Wikipedia)

Nacque esattamente 100 anni fa, l’11 marzo 1921, il musicista argentino Astor Piazzolla, a cui Google dedica oggi il doodle colorato. Nato a Mar del Plata, in Argentina, da una famiglia di immigrati italiani, all’età di quattro anni si spostò con i genitori a New York: proprio in questa città il giovane Piazzolla iniziò a suonare il bandoneón, una specie di fisarmonica a due mani che è tradizionalmente associata ai gruppi musicali che suonano il tango. Sempre a New York compose, undicenne, il suo primo tango, seguì le lezioni di Bela Wilda, allievo del grande pianista Rachmaninoff, e infine conobbe una delle leggende della musica tanguera di allora, Carlos Gardel.

Imbevuto di influenze musicali classiche ma dell’influsso della scena jazz newyorchese, Piazzolla tornò a Mar del Plata nel 1936, cominciando a suonare in svariate orchestre di tango. Trasferitosi poi a Buenos Aires e iniziata anche la carriera di arrangiatore, il musicista fondò nel 1946 la sua Orquesta Típica, per poi studiare a Parigi insieme alla grande compositrice e direttrice d’orchestra Nadia Boulanger. Una volta tornato in Argentina, Piazzolla si cimentò in quello che sarà chiamato nuevo tango, un approccio innovativo e rivoluzionario che mescolava elementi della musica da camera e di improvvisazione jazz, ma senza parti cantate, con grande scorno dei puristi del tango argentino tradizionale.

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Seguirono anni di grande successo internazionale, con diversi soggiorni all’estero, Italia compresa, dove nel 1973 compose forse il suo album più famoso, Libertango. Durante la dittatura dei militari in Argentina dal 1976 al 1983 Piazzolla si trasferì nuovamente nel nostro Paese, nonostante la sua relazione con il dittatore Jorge Rafael Videla rimane oggetto di controversie. In quegli anni  partecipò a diversi progetti, come la colonna sonora per il film Enrico IV di Marco Bellocchio nel 1982. Nell’agosto 1990, mentre si trovava a Parigi, fu colpito da un’emorragia cerebrale che lo lasciò in coma per quasi due anni. Morì il 4 luglio 1992 senza mai riprendere conoscenza.

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[Fonte Wired.it]