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giovedì, Feb 18

Chi è Audre Lorde, femminista e paladina dell’attivismo black e



Da Wired.it :

A lei è dedicato il doodle di oggi, 18 febbraio. Poetessa e attivista, ha lottato per i diritti delle persone black e delle donne. È stata anche fra le pensatrici alle origini del cosiddetto femminismo intersezionale. Nei suoi scritti ha riflettuto su identità, discriminazione e malattia

audre lorde
(Foto: Wikipedia)

“Nera, lesbica, madre, guerriera, poeta”. Così si descriveva Audre Lorde, poeta e attivista che è divenuta una delle figure chiave nella lotta per i diritti civili e contro le discriminazioni razziali e sessuali negli Stati Uniti. A lei è dedicato il doodle che campeggia nella homepage di Google oggi, 18 febbraio, a 87 anni esatti dalla sua nascita, a New York da genitori originari dei Caraibi. È cresciuta ad Harlem, dove ha dimostrato una precoce propensione per la lettura e la scrittura, nonostante alcuni problemi alla vista l’abbiano resa praticamente cieca fin da piccolina. Audre Lorde ha sperimentato fin da giovanissima il pregiudizio razziale, a partire dalla diffidenza che la madre stessa provava nei confronti delle persone con la pelle più scura della sua, figlie comprese. Fra i problemi con i genitori e una generale difficoltà di comunicazione, la ragazza si è rivolta alla poesia come principale strumento di espressione e come mezzo per connettersi con gli altri “outcast”, ai margini della società.

Dopo aver frequentato l’Hunter College High School, un liceo per studenti particolarmente dotati, e pubblicato i primi componimenti su alcune riviste, nel 1954 si è iscritta alla National University of Mexico, che ha rappresentato un periodo di particolare liberazione personale e intellettuale. Poi, è di nuovo tornata all’Hunter College, per accettare infine una borsa di studio per scrittori al Tougaloo College nel Mississipi. In tutte queste esperienze Audre Lorde ha rivendicato la sua natura di persona “crazy and queer”, partecipando come attivista ai movimenti per l’affermazione degli afroamericani e degli omosessuali e costruendo la sua poetica attorno a questi temi cardine. A partire dagli anni ’60 ha fondato associazioni femministe e insegnato in diverse università (anche a Cuba); in seguito si è trasferita a Berlino dove ha continuato a insegnare e a lottare per l’accettazione delle differenze.

Nei suoi componimenti Audre Lorde ha sempre riflettuto su: la blackness, il lesbismo, le discriminazioni, l’invalidità e la malattia: “Mi definiscono come ‘diversa’ in ogni gruppo di cui faccio parte”, ha scritto, dando il via una serie di riflessioni che oggi costituiscono la base del cosiddetto femminismo intersezionale. L’essere donna, infatti, è solo una delle tante condizioni di marginalità a cui la società contemporanea sottopone gli individui (l’essere neri, stranieri, disabili, omosessuali…) e l’avanzamento dei diritti di una categoria marginalizzata non è mai compiuta o esente da privilegio se non si accompagna con l’avanzamento dei diritti di tutte le altre.

Tra i testi fondamentali di Audre Lorde, Zami. Così riscrivo il mio nome (Ets), la raccolta D’amore e di lotta (Le Lettere) e l’ancora inedito in Italia Sister Outsider. Nel 1978 è arrivata la prima diagnosi di cancro al seno, in seguito alla quale ha scritto il lucidissimo resoconto di The Cancer Journals. È morta per lo stesso male a soli 58 anni, nel 1992.

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[Fonte Wired.it]