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sabato, Gen 23

Chi sono e cosa vogliono i QAnon italiani?



Da Wired.it :

Il fenomeno complottista non è solo americano: vale la pena provare a capire chi sono gli italiani che ci credono, e cosa pensano ora che Joe Biden si è insediato, contraddicendo le loro bizzarre teorie

Gli effetti del complottismo sono molto concreti: un video che sta girando in queste ore mostra una donna piangere disperata e chiedere aiuto a dio, e a Donald Trump, per evitare che Biden diventi davvero presidente. È una sostenitrice della bizzarra teoria del complotto che ha preso il nome di QAnon. La donna è disperata perché sta guardando l’inaugurazione della nuova presidenza statunitense e per lei si tratta di un grande imbroglio, che andrebbe impedito. La pensano come lei milioni di altri cittadini statunitensi, compresi molti di quelli che lo scorso 6 gennaio hanno assaltato il Campidoglio. Ma questa strampalata teoria per cui le elezioni sarebbero state truccate non è un’idea esclusivamente americana: ci credono anche molti italiani, soprattutto quelli sostenitori di QAnon. Dire esattamente quanti siano nel nostro paese, purtroppo, è impossibile perché non esistono stime precise, ma sappiamo che a decine di migliaia sono iscritti a canali Telegram e gruppi Facebook in cui queste teorie del complotto vengono diffuse quotidianamente.

L’esistenza dei complottisti oggi non è certo una novità, sappiamo che c’è chi crede che la Terra sarebbe piatta, ma media e poteri forti lo tengono nascosto, c’è chi crede che molti di noi sarebbero in realtà alieni simili a rettili (i cosiddetti rettiliani), e così via. Ma il network di QAnon sembra avere un grado di pericolosità superiore e impossibile da ignorare: negli Stati Uniti l’Fbi ha inserito QAnon nella lista delle minacce terroristiche, e le autorità hanno più volte detto di aspettarsi proteste armate e possibili attentati (cosa che si è concretizzata: un uomo della Virginia è stato fermato a Washington DC con un badge falso per accedere all’inaugurazione di Biden, era armato e con sé portava oltre 500 munizioni). E QAnon, da tempo, sta inglobando tutte le altre teorie cospirazioniste. 

Quella del complottismo è una galassia variegata, con un unico denominatore che è la negazione della realtà, QAnon, però, riesce a fare una somma di molti dei punti centrali delle teorie infondate e strampalate che vanno per la maggiore. I qanonisti credono che i democratici siano trafficanti di minori (è in fondo solo l’ultima incarnazione del grande classico novecentesco dei comunisti che mangiano bambini) che siano satanisti (è così che durante la guerra fredda venivano chiamati i comunisti) e che Trump sia una sorta di agente che combatte questo gruppo di potere chiamato Deep State (è la classica storia dell’eroe in missione solitaria contro i potenti, tipica di molti fumetti). 

Il successo di QAnon è soprattutto statunitense, ma più in generale occidentale, quindi anche italiano. Il motivo? Questi miti (satanismo, comunisti che trafficano bambini, ebrei come George Soros che controllerebbero il mondo e così via) sembrano nuovi, ma sono in realtà vecchie leggende diffuse della propaganda occidentale anticomunista, quella che imperversava durante la Guerra fredda, quando l’Occidente era in conflitto con l’Unione sovietica. 

Da questa premessa cominciamo a capire qualcosa su chi siano i qanonisti italiani: spesso sono le stesse persone che per varie ragioni, come tradizione politica, ignoranza e ingenuità, sono disposte a credere alle idee sovraniste. In d’altronde, idee come l’antisemitismo hanno una lunga storia: il nostro paese è quello che diede vita alle leggi razziali fasciste che furono promulgate nel 1938 dopo essere state sospinte da una serie di leggende e falsi storici, come i Protocolli dei Savi di Sion (un documento falso in cui credono tutt’ora alcuni politici italiani).

Osservando i forum e i contenuti dei forum di QAnon italiani tra sovranismo e falsità complottiste sembra esistere una certa vicinanza, ma le due cose non sono perfettamente sovrapponibili. Chi crede in QAnon infatti, è vero, finisce per far parte di una frangia politica estrema, ma all’inizio è attratto da contenuti apolitici e apparentemente di buonsenso. Molti post parlano di “bambini che vanno salvati”, c’è chi propone di mobilitarsi per “raccogliere fondi contro i trafficanti di bambini” e altre idee con cui chiunque si troverebbe d’accordo. Una volta entrati nei forum, però, che siano gruppi Facebook o chat su Telegram, si scopre che quei bambini vanno salvati da politici di sinistra pedofili e satanisti, e si viene esposti anche a contenuti più controversi, si trovano utenti che descrivono arresti imminenti (che poi non avvengono), trame politiche tanto strambe quanto affascinanti, come quella secondo cui è stato Matteo Renzi a manomettere i voti per Trump nelle ultime elezioni statunitensi. 

I qanonisti italiani, come quelli americani, lasciano sui social messaggi difficili da decifrare, scrivono post criptici e fanno intendere a chi li legge che qualcosa sta sempre per accadere. Le frasi che ricorrono più spesso sono “credi al piano” (trust the plan), “aspettate e vedrete”, “queste sono ore cruciali”, “siamo quasi alla resa finale”, e altre formule simili che si rifanno a quelle che sentiamo nei trailer dei film d’azione e hanno quindi una caratteristica importante, quella di trasmettere urgenza e gravità, quindi di attrarre l’attenzione. Peccato che poi, chi ci crede e aspetta che succeda qualcosa, verrà deluso: nessun arresto di Hillary Clinton, nessuna mossa inaspettata e spettacolare di Trump per rimanere alla Casa Bianca, nessuna prova del traffico di minori o di messe sataniche, nemmeno le prove dei brogli elettorali.

Insieme ai messaggi vaghi e le frasi apocalittiche i complottisti italiani spesso pubblicano foto di armamenti e aerei militari, mappe e altre informazioni che sono pubbliche, ma piuttosto tecniche, che non sembrano essere così presenti nei forum qanonisti in lingua inglese. La spiegazione – ma qui siamo nel campo delle ipotesi – potrebbe essere che i qanonisti italiani sono in una fase precedente a quella della radicalizzazione politica. I QAnon statunitensi sono ormai una frangia politica estrema fermamente convinta delle sue idee, che non ha bisogno dell’ossessivo atteggiamento investigativo dei complottisti; gli italiani invece sono meno radicalizzati, quindi intenti nella ricerca di prove per le teorie che sostengono.

È facile derubricare QAnon a un fenomeno di costume di cui ridere, una leggenda che gira su internet e a cui abboccano una manciata di creduloni, ma è un errore. Si tratta di un fenomeno da prendere seriamente per almeno due motivi: il primo è che al suo interno la comunicazione somiglia a quella delle sette religiose, ci sono alcuni account eletti come portavoce a cui si crede ciecamente e un qualsiasi commento che esprima dissenso o dubbio è sufficiente per essere tacciati come nemici. Il secondo è che difficilmente, una volta entrati all’interno di questi circoli di fanatici, se ne esce. 

Il qanonista italiano, come quello statunitense, parla di combattere un potere occulto e misterioso, si finge un portavoce di segreti di cui dispone solo lui, ma a differenza del complottista americano non è solo impegnato nella ricerca di dettagli e simbologie da interpretare (come le 17 bandiere americane esposte all’ultimo discorso di Trump, che secondo alcuni sarebbero state un segnale per Q visto che la lettera “q” è la diciassettesima dell’alfabeto), ma anche nel tradurre (non sempre in modo fedele) notizie che vengono da blog e media anglosassoni. Questo è un dato da tenere in considerazione: visto che questa teoria del complotto si riferisce soprattutto a fatti e personaggi americani, come Biden, Trump e Clinton, i messaggi confusi e criptici si mescolano con traduzioni astruse, a volte fatte con traduttori automatici che contribuiscono alla confusione e finiscono per costruire una specie di neolingua del complotto.

L’elezione di Biden, e il giuramento che non è stato impedito da arresti o da una mossa inaspettata e spettacolare di Trump, è stato un duro colpo per i qanonisti, anche per quelli italiani. Molti si chiedono come mai non siano arrivati segnali, come mai Clinton e Biden non siano stati arrestati, e in certi commenti sembra esserci dello scetticismo. Ma in ogni caso non abbastanza da far pensare che la teoria verrà abbandonata: l’atteggiamento generale, ogni qual volta non si sono avverate le loro ipotesi, è di cercare spiegazioni sempre più astruse, in certi casi si risponde alle critiche ignorando gli eventi e ricordando che QAnon è un movimento spirituale che ha aperto gli occhi a migliaia di persone. Come fosse una religione senza la quale non c’è salvezza. Su una delle chat italiane più seguite su Telegram un utente ha scritto “nessuno deve rinnegare nulla, all’opposto non saremmo qui a lamentarci di come vanno le cose, se non avessimo già percorso molta strada. Faremmo persino fatica a renderci conto di quel che sta accadendo”.

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[Fonte Wired.it]