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martedì, Set 03

Chi sono i russi che hanno partecipato all’incontro con Gianluca Savoini?


Buzzfeed ha scoperto chi sono due dei tre russi che hanno partecipato all’incontro con Gianluca Savoini. Si tratterebbe di Andrey Yuryevich Kharchenko e Ilya Andreevich Yakunin, due uomini molto ben visti al Cremlino

Gianluca Savoini e Matteo Salvini (foto: Stefano Cavicchi / Lapresse)

Buzzfeed, il sito americano che due mesi fa ha pubblicato un audio che dimostrava che tre uomini italiani e tre russi avevano discusso di come finanziare in maniera segreta e illegittima la Lega, è riuscito a identificare due dei tre russi presenti all’incontro all’hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre scorso, la data dell’incontro.

Si tratta di Andrey Yuryevich Kharchenko e Ilya Andreevich Yakunin. Il primo sarebbe un uomo dell’International Eurasian Movement, il partito di estrema destra di Aleksander Dugin, noto per essere il padre dell’ideologia eurasiatica, sposata dal presidente russo Vladimir Putin, che vede la Russia come baluardo contro l’Occidente liberale. Dugin è anche la stessa persona che ha intervistato il leader della Lega Matteo Salvini nel 2016 in occasione della vittoria alle presidenziali americane di Donald Trump.

Yakunin è invece un manager che ha legami con Vladimir Pligin, un influente e potente membro del parlamento russo – con legami molto solidi col Cremlino – che ha lavorato a una bozza di legge per certificare l’annessione russa della Crimea nel 2014. Pligin è conosciuto anche perché è nel suo studio che Matteo Salvini ha incontrato in veste ufficiale il vicepremier russo Dmitry Kozak durante uno dei suoi viaggi a Mosca.

Il nome di Yakunin era già stato fatto da L’Espresso in un articolo del 21 febbraio scorso a firma di Giovanni Tizian e Stefano Vergine, autori della prima inchiesta sul Russiagate italiano, poi rafforzata da Buzzfeed.

A questo punto, resta un mistero l’identità del terzo russo. Buzzfeed era infatti già riuscito a capire che all’incontro al Metropol aveva partecipato Gianluca Savoini, il presidente dell’associazione Russia-Lombardia storicamente molto vicino a Salvini, e nei giorni successivi si erano fatte avanti anche altre due persone: l’avvocato ed ex massone Gianluca Meranda e l’ex banchiere Francesco Vannucci.

Voci a confronto

Buzzfeed ha scritto che nessuno dei due russi individuati ha risposto alla richiesta del giornale di commentare la notizia, ma può affermare con un elevato grado di certezza che si tratta di Kharchenko e Yakunin sulla base di quanto emerso da un lavoro portato avanti in questi mesi con i giornali d’inchiesta Bellingcat e The Insider.

I giornalisti hanno isolato le voci dei due russi e le hanno confrontate con quella di Kharchenko, registrata durante una telefonata con The Insider e con un’intervista che Yakunin aveva rilasciato al canale russo Arkhyz 24 nel dicembre del 2017. Per quanto riguarda quella di Yakunin hanno anche chiesto un parere a un centro specializzato dell’università del Colorado, a Denver.

Infine, hanno analizzato gli spostamenti dei due uomini, la loro attività in rete e sui social network, e anche altre informazioni sul loro conto che avevano a disposizione.

Chi sono i due russi

Buzzfeed scrive che Andrey Yuryevich Kharchenko è nato in Azerbaijan nel 1980, è diventato un cittadino russo nel 1995 e ha instaurato legami con Dugin già ai tempi del suo dottorato in filosofia. I due hanno viaggiato insieme in diverse occasioni, inclusa una visita in Crimea e un’altra ad Ankara a distanza ravvicinata nel 2016. In quest’ultimo caso, Kharchenko ha usato un documento che viene dato ai dipendenti del governo e dello stato.

Non si sa in che qualità abbia partecipato all’incontro e Buzzfeed non dice che tipo di legami intrattiene con gli altri partecipanti. Scrive però che Dugin è un conoscente di lunga data di Gianluca Savoini e che lo ha incontrato anche alcune settimane a settembre del 2018, poco prima dell’ormai famoso incontro al Metropol.

Le informazioni su Kharchenko sono scarse. Quando The Insider lo ha interpellato a questo proposito, lui ha risposto che spesso usa uno pseudonimo per pubblicare i suoi scritti.

L’altro russo, Yakunin, ha lavorato a lungo per varie aziende che hanno legami molto forti con lo stato e con la Agency of Direct Investment, una compagnia controllata da un’ azienda co-fondata da Pligin. Pligin è anche uno dei sei azionisti.

Nel 2016 sembrerebbe che Yakunin abbia ricoperto il ruolo di direttore generale aggiunto per la North Caucasus Development Corporation, un’azienda creata nel 2010 per attrarre investimenti e realizzare progetti infrastrutturali nell’area.

Ora non lavora più lì, e non è chiaro quale sia la sua occupazione attuale. Yakunin avrebbe detto di recente di essere il direttore generale aggiunto di Eurasian Trade and Logistic Centre, una nuova compagnia creata a febbraio 2018 e diretta da Vladimir Georgievich Sobinsky, un membro del partito United Russia. Un portavoce della compagnia, interpellato dai reporter a questo proposito, ha però negato questa notizia.

Pligin, dal canto suo, ha negato di aver avuto legami con nessuno dei due suoi connazionali da oggi parte integrante dell’inchiesta.

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