Oggi, giovedì 20 giugno, dopo il tema d’italiano gli studenti del liceo delle scienze umane hanno affrontato la seconda prova della maturità 2024, su Maria Montessori e John Dewey. Due figure fondamentali della storia della pedagogia. Questa prova si basa sull’opera Esperienza e educazione di Dewey, che esplora anche il metodo Montessori e offre un approfondimento sull’interazione attiva nell’ambiente educativo.
Chi era John Dewey?
John Dewey (1859-1952) è stato un influente filosofo e pedagogista americano. Le sue teorie hanno rivoluzionato l’educazione, introducendo un approccio basato sull’esperienza diretta e sullo sviluppo delle capacità critiche degli studenti: Dewey sosteneva che l’educazione dovesse essere centrata sull’esperienza pratica e sul problem-solving, promuovendo un modello educativo dinamico e interattivo.
Lo studioso statunitense criticava il sistema educativo tradizionale, chiuso e limitato, proponendo invece un ambiente scolastico che rispecchiasse le condizioni della vita reale, coinvolgendo attivamente sia insegnanti che studenti. L’educazione secondo Dewey doveva preparare gli studenti a essere cittadini attivi e critici in una società democratica, valorizzando l’interazione e la continuità delle esperienze di apprendimento.
Chi era Maria Montessori?
Maria Montessori (1870-1952) è stata una delle prime donne italiane a laurearsi in medicina, pioniera della pedagogia scientifica. Montessori sviluppò il suo metodo educativo fondato sull’osservazione scientifica e sull’esperienza diretta, basandosi sulla libertà di movimento e sull’autonomia, con un ambiente scolastico progettato a misura di bambino.
Nel 1907, Montessori fondò la prima Casa dei bambini a Roma, un modello educativo che si diffuse rapidamente in tutto il mondo: le scuole Montessori hanno enfatizzato l’importanza di un ambiente educativo che stimoli l’attività e l’esplorazione, per consentire ai bambini di imparare attraverso l’esperienza diretta con l’ambiente circostante. La sua visione dell’educazione mirava a sviluppare la libertà, l’autodisciplina e il rispetto per gli altri, criticando l’approccio repressivo delle scuole tradizionali.
Le sfide della scuola moderna
L’interazione attiva nell’ambiente educativo, come sottolineato sia da Dewey che da Montessori, è fondamentale per la scuola moderna: con l’accesso immediato all’informazione e l’evoluzione rapida della conoscenza, le aule si sono trasformate, estendendosi oltre i tradizionali banchi e lavagne. I media e le tecnologie digitali offrono nuove opportunità di apprendimento, ma presentano anche sfide legate alla qualità dell’informazione e alla necessità di sviluppare competenze digitali. La maturità 2024 è un’occasione per discutere di tutto questo e analizzare il pensiero di Dewey e Montessori alla luce dei cambiamenti sociali.



