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mercoledì, Mag 12

Chia, SSD morto in un mese se scegliete il modello sbagliato. E non è così ‘verde’



da Hardware Upgrade :

La criptovaluta Chia si presentata come un’alternativa “verde”, pi efficiente ed accessibile, rispetto a Bitcoin ed Ethereum che richiedono schede video o acceleratori specializzati per un’operazione, altamente energivora, chiamata mining. Nel caso di Chia, al centro del processo c’ un’operazione detta farming e soprattutto sono coinvolte le unit di archiviazione, come gli SSD e gli hard disk, per garantire quella che detta “proof of storage and time“, in contrapposizione alla “proof of work” di molte criptovalute tra le pi note. Apparentemente Chia sembra voler richiedere semplicemente spazio di archiviazione, ma davvero cos e soprattutto, cosa significa per un SSD?

Il sito cinese Mydrivers riporta che la durata di vita di un SSD normale pu essere letteralmente prosciugata in poco pi di un mese nel caso di un’unit da 512 GB. Questo perch Chia richiedere la scrittura sul disco di insiemi di dati chiamati “plot” (1 plot equivale a circa 100 GB) che devono essere scritti costantemente sull’unit. Gran parte degli SSD consumer, in genere, non ha una durata di vita (espressa in TBW) tale per far fronte a un carico continuativo e quotidiano simile. Un interessante video dell’overclocker der8auer entra per concretamente nel merito e in un certo senso sfata il mito della criptovaluta verde portato avanti dal suo fondatore Bram Cohen.

L’appassionato ha evidenziato per prima cosa come un SSD sia preferibile a un hard disk per il plotting, in quanto la maggiore velocit permette pi plot in un dato periodo di tempo e questo aumenta le chance di “vincere” il plot. Il problema che l’operazione comunque non del tutto a costo zero, in quanto seppur non impattante energeticamente come il mining, richiede comunquerisorse da parte di CPU, RAM e archiviazione che di certo alzano il prezzo della bolletta. Nel video si vede come CPU e RAM siano molto utilizzati nell’operazione di plotting e il processore usato richiedeva costantemente 180-200W.

Il tutto senza dimenticare che si vuole “farmare” a un buon livello, non basta semplicemente una configurazione con un singolo SSD, ma preferibile approntare un sistema con pi unit. “Avete bisogno di una CPU veloce, un sacco di SSD e memoria veloce per mantenere il processo di plotting”, ha sottolineato der8auer che, per il suo “esperimento”, ha usato una motherboard TRX40 con CPU Ryzen Threadripper 3960X a 24 core e otto SSD Viper VPN100 da 2 TB su due schede dedicate inserite in slot PCI Express x16.

Chia “non amica dell’ambiente, non verde e non proof of space perch avete bisogno che il processo di plotting avvenga costantemente per mantenere alte le possibilit di vincere la moneta e per farlo avete bisogno della proof of work”, la netta opinione finale di der8auer mentre fa un chiaro segno verso il suo costoso sistema di prova.

In secondo luogo, c’ proprio il tema della durata di vita degli SSD: tralasciando le unit enterprise con altissimi valori di TBW, la maggior parte delle unit consumer non pensata per carichi intensi e continuativi di scrittura, quindi nel giro di poche settimane davvero possibile mettere in seria difficolt un SSD con un TBW di 150-300. Inoltre, non sempre i valori TBW dichiarati sono precisissimi, quindi le cose potrebbero essere persino peggiori rispetto ai calcoli pi ottimistici.

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Ne consegue quindi che questo vorace consumo di SSD porter a maggiore e-waste, ossia vera e propria spazzatura elettronica fatta di unit non pi utilizzabili. Si pu definire “verde” una criptovaluta che genera un mare di SSD morti? A voi la risposta.

Der8auer consiglia un’attenta selezione degli SSD dedicati a Chia, optando per modelli con alti valori di TBW (in genere quelli con maggiore capacit), anche se c’ il rischio concreto che costino di pi, soprattutto adesso che i prezzi stanno lievitando per lo shortage dei controller. Insomma, un SSD tradizionale pu effettivamente “morire” in poche settimane, ma una selezione pi attenta pu spostare l’epilogo anche di oltre un anno circa. Non male, ma di certo non l’emblema dell’ecostenibilit.

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