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giovedì, Gen 06

Chip, le vendite aumenteranno ancora del 10% nel 2022



Da Wired.it :

Le vendite di semiconduttori, materiali fondamentali per la costruzione dei chip usati nell’industria tecnologica, dovrebbero crescere di un altro 9% durante l’anno appena iniziato e superare i 600 miliardi di dollari di valore totale per la prima volta. A prevederlo nei giorni scorsi sono stati gli analisti della società di assicurazioni Euler Hermes in un nuovo report. La crescita in vista per il mercato dei semiconduttori nel 2022 segue l’aumento delle vendite del settore del 26% nel 2021, quando il giro d’affari è stato stimato in 553 miliardi.

Durante la pandemia, una crisi nelle catene di approvvigionamento di semiconduttori dovuta ai blocchi per il virus e durata molti mesi ha colpito diversi settori, dalle automobili alle console di gioco, rendendo molti prodotti irreperibili. Da questa fase a uscirne vincitori sono stati i produttori, spinti proprio dalla grande domanda mondiale di chip che non accenna a diminuire, mentre l’economia globale si riprende dalla crisi del Covid-19.

Secondo gli analisti di Euler Hermes anche quest’anno il sostenuto aumento delle vendite di semiconduttori è dovuto alla domanda insolitamente forte da parte dell’industria dell’elettronica di consumo – pc, smartphone, tablet, videogiochi -, ma anche a una crescita generalizzata dei prezzi e allo sviluppo di chip di nuova generazione e in grado di offrire migliori prestazioni.

Questi tre fattori dovrebbero però attenuarsi man mano che la crescita della domanda si normalizzerà e le aziende implementeranno nuove capacità di produzione, spiega il report. Il 2023 sarà il quarto anno dell’attuale ciclo di crescita ed “è probabile che registrerà un plateau nelle vendite”. Un ciclo di semiconduttori dura infatti “da quattro a cinque anni ed è seguito da un periodo di adattamento della durata media di dodici mesi” rivela il report.

Oltre a questo, il settore rimane esposto a rischi esterni anche sul breve periodo. Il mercato potrebbe subire un contraccolpo più duro del previsto nella vendita di hardware dovuto al raffreddarsi della domanda dopo il periodo favorevole, oppure risentire dei blocchi della produzione dovuti alla continuazione della pandemia di coronavirus. Ancora, a influire negativamente potrebbe essere la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, a causa delle restrizioni ancora in vigore per le aziende del sol levante. Per gli analisti, poi, anche una “frequenza crescente di eventi climatici insolitamente avversi” che potrebbero danneggiare la produzione in paesi chiave come Taiwan e Corea del Sud, è da tenere in considerazione.

Rischi a parte, se per le vendite di semiconduttori il prossimo dovrebbe essere un anno favorevole, non mancheranno comunque le difficoltà nelle supply chain in molti settori. Secondo uno studio di Boston Consulting Group, infine, si prospetta per tutto il 2022 un gap tra domanda e offerta del 15% circa. Per avere il computer, l’ultima playstation o l’auto che ci piace potrebbe volerci ancora un bel po’.



[Fonte Wired.it]