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mercoledì, Dic 16

Ci sono dei nuovi led Uv che ucciderebbero il coronavirus



Da Wired.it :

I led a 285 nanometri sono efficaci quasi quanto quelli a frequenza più elevata ma sono più economici e facili da reperire

coronavirus
(immagine: Unsplash)

Disinfettanti per le mani e le superfici domestiche, pulizia delle strade, sistemi di bonifica vari ed eventuali: tutto per distruggere il coronavirus. L’ultima novità sarebbero dei led che emettono luce Uv a 285 nanometri: in grado di eliminare il 99% delle particelle virali in meno di un minuto, secondo i ricercatori dell’Università di Tel Aviv che li hanno testati sarebbero efficienti quasi quanto quelli a frequenza più elevata, ma più economici e sostenibili.

Il team di Hadas Mamane ha condotto uno studio – il primo del genere secondo gli autori – che paragona l’efficienza di disinfezione tramite raggi ultravioletti (Uv) a diverse lunghezze d’onda. Si sa infatti che gli Uv uccidono microbi come batteri e virus danneggiandone il materiale genetico: sistemi simili sono già adottati in contesti dove la sterilità è importantissima (per esempio in alcuni laboratori di ricerca o su strumenti sanitari), ma non sono economici e la loro gestione esige manutenzione e qualche accortezza.

Con i loro test Mamane e i suoi collaboratori hanno confermato che le lunghezze d’onda più efficaci per eliminare particelle virali come quelle di Sars-Cov-2 sono quelle intorno ai 265 nanometri, tuttavia usando led Uv a 285 nanometri si ottiene comunque l’eliminazione dei oltre il 99% dei germi in meno di un minuto.

“Abbiamo scoperto che è abbastanza semplice uccidere il coronavirus utilizzando lampadine led che irradiano luce ultravioletta”, ha spiegato Mamane. “Abbiamo ucciso i virus utilizzando lampadine led più economiche e più prontamente disponibili, che consumano poca energia e non contengono mercurio come le normali lampadine”.

Questo risultato secondo i ricercatori avrà un impatto commerciale e sociale. “Il mondo intero sta attualmente cercando soluzioni efficaci per eliminare il coronavirus”, ha aggiunto Mamane. “Il problema è che per disinfettare un autobus, un treno, un palazzetto dello sport o un aereo mediante irrorazione chimica è necessaria manodopera fisica e, affinché l’irrorazione sia efficace, è necessario dare alla sostanza chimica il tempo di agire sulla superficie”. I led invece potrebbero essere installati nei sistemi di ventilazione e condizionamento, e in quelli di aspirazione di aria e acqua per disinfettare superfici e ambienti anche grandi.

Attenzione, però: i sistemi Uv non sono consigliati per sterilizzare gli ambienti domestici. Le persone infatti non dovrebbero essere nei paraggi quando sono in funzione.

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[Fonte Wired.it]