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domenica, Mag 21

Cina, sempre più lavoratori vengono pagati in moneta digitale | Wired Italia



Da Wired.it :

La Cina, si sa, è un universo sempre più digitale. Pagare in contanti è diventata negli anni scorsi un’impresa sempre più complicata, con la digitalizzazione delle transazioni spinta dai grandi colossi tecnologici come Alibaba e Tencent. Più di recente, sta conquistando sempre maggiore spazio la moneta digitale centralizzata sotto la guida statale.

A partire da maggio, a Changshu il pagamento dei salari ai dipendenti pubblici avviene già attraverso lo yuan digitale. Il governo locale, le imprese statali e le istituzioni pubbliche della città della Cina orientale, nei pressi di Suzhou nella provincia dello Jiangsu, inizieranno a pagare i dipendenti con la moneta digitale cinese. Si tratta di uno degli esempi più rilevanti di sperimentazione dell’e-Cny, su cui diverse istituzioni cinesi stanno mostrando l’intenzione di accelerare.

Una carta per i pagamenti con lo yuan cinese

Per il momento la diffusione della moneta digitale di stato procede a rilento, ma il governo ha una visione a lungo termine (che ha a che fare anche con la sorveglianza dei cittadini)

L’accelerazione sullo yuan digitale

Suzhou era una delle quattro località pilota dopo l’avvio della sperimentazione dell’e-Cny alla fine del 2019, prima che il programma venisse esteso ad altre regioni, come ha ricordato il media finanziario cinese Caixin. Diversi distretti e città a livello di contea di Suzhou hanno utilizzato lo yuan digitale per molteplici scopi, come prestiti bancari e pagamenti di stipendi ai dipendenti statali. La People’s Bank of China sta sviluppando la moneta digitale dal 2014, quando ha formato una task force per creare una moneta legale virtuale, secondo un libro bianco pubblicato dalla banca centrale nel luglio 2021.

Gli ultimi dati della banca centrale mostrano che ad agosto il totale delle transazioni effettuate con e-Cny ha superato i 100 miliardi di yuan (14,5 miliardi di dollari) e più di 5,6 milioni di negozi hanno iniziato ad accettare la moneta digitale. Numeri rilevanti e destinati ad aumentare sempre di più. L’interesse della Cina per lo yuan digitale deriva da diverse motivazioni. In primo luogo, mira a migliorare l’inclusività finanziaria fornendo un maggiore accesso ai servizi finanziari, soprattutto nelle aree rurali. Lo yuan digitale può facilitare le transazioni per la popolazione non bancaria e contribuire a ridurre il divario digitale esistente.

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La sfida al dollaro sulla scena internazionale

In secondo luogo, il governo cinese cerca di ottenere un migliore controllo sulla propria politica monetaria, di combattere il riciclaggio di denaro e di rafforzare la supervisione normativa. Introducendo una valuta digitale, le autorità possono monitorare e tracciare le transazioni in modo più efficiente, frenando così le attività illecite. Infine, lo yuan digitale è visto come un potenziale strumento per sfidare il dominio di altre valute globali, come il dollaro americano, nel commercio internazionale. Una sfida che si vede anche altrove, come nei diversi accordi sottoscritti dalla Cina a livello bilaterale per introdurre l’utilizzo delle valute nazionali negli scambi commerciali. A partire dai paesi del gruppo Brics.

Dall’altro lato, lo yuan digitale solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla sorveglianza. Con la maggiore tracciabilità delle transazioni, le attività finanziarie degli individui potrebbero essere sottoposte a un maggiore controllo da parte del governo. Trovare un equilibrio tra la supervisione normativa e la privacy individuale sarà fondamentale per garantire la fiducia del pubblico nel sistema. Il successo dell’implementazione dello yuan digitale si basa su una solida infrastruttura tecnologica, tra cui l’accesso diffuso a internet e ai dispositivi mobili. E per i più pessimisti, le aree rurali e le regioni meno sviluppate della Cina potrebbero incontrare difficoltà nel soddisfare questi requisiti, esacerbando potenzialmente i divari digitali esistenti. Anche per questo il Partito comunista pare intenzionato a investire sempre di più sulle province meno centrali e sostenerne l’avanzamento digitale.

Il pieno sviluppo dello yuan digitale, previsto dal piano per il 2035 approvato dal quinto plenum del XIX Comitato centrale del Partito comunista, risponde all’obiettivo di internazionalizzare la moneta cinese attraverso una facilitazione del suo utilizzo negli scambi globali e nel commercio transfrontaliero. Col controllo dei dati degli utenti come ciliegina su una torta virtuale ma dai sapori molto concreti.



[Fonte Wired.it]