L’euro digitale: una questione di sicurezza
Il 66% delle trzioni sono processate da soggetti non europei, una percentuale che desta preoccupazione in un momento in cui l’Unione Europea investe notevoli risorse nella sicurezza. quanto affermato da Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (BCE) e guida del progetto dell’euro digitale.
Cipollone ha spiegato che le ragioni di sicurezza sono alla base della decisione della BCE di lanciare il contante digitale. Attualmente, la maggior parte dei pagamenti avviene attraverso carte di credito e piattaforme americane, il che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla sovranità finanziaria dell’Unione Europea.
Secondo Cipollone, se la legislazione sarà a posto entro la fine del 2026, sarà possibile avviare il pilot dell’euro digitale a metà 2027, con le prime trzioni previste per metà 2029. Questa tempistica ambiziosa riflette l’importanza che la BCE attribuisce al progetto e la necessità di dotare l’Unione Europea di uno strumento di pagamento digitale sicuro e sovrano.
FP
