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giovedì, Feb 25

Cisco e Museo della Scienza, trasformazione digitale e cybersecurity


A un anno dall’apertura del Cybersecurity Co-Innovation Center Cisco ha organizzato un incontro per ripercorrere i momenti cruciali che hanno scandito questo periodo e, soprattutto, per guardare al futuro e alle nuove sfide. L’evento, organizzato all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, che è anche la “casa” del Cybersecurity Co-Innovation Center, ha dato la possibilità di vedere all’opera una delle tecnologie più innovative di telepresenza, Phygigram: una parola che racchiude tre realtà: Fisico, Digitale e Ologramma. Si tratta di una tecnologia innovativa che permette di realizzare incontri e conferenze offrendo la possibilità di avere in simultanea ospiti in presenza, ospiti digitali e ospiti da remoto ma “presenti” con ologrammi a grandezza naturale. Una tecnologia in grado di migliorare le interazioni online tra le persone rendendole meno fredde e più coinvolgenti.

Le testimonianze dei protagonisti

“La presenza del Cybersecurity Co-Innovation Center nei nostri spazi si inserisce all’interno di una più ampia visione del Museo volta a promuovere programmi sull’innovazione tecnologica e, in particolare, sulla cultura digitale, che rappresenta uno dei punti principali del piano strategico della Fondazione per gli anni 2018-2023″, ha spiegato Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo.. “Un tema – ha aggiunto – quanto più attuale oggi, dove un anno come questo ci ha fatto capire il valore del comunicare, dell’essere connessi e di poterlo fare in sicurezza. Nel realizzare la sua missione educativa il Museo risponde infatti a un bisogno della società contemporanea, assumendo un ruolo di responsabilità per il benessere e la qualità della vita delle persone, inteso come supporto concreto e sistematico all’educazione e alla crescita, alla partecipazione attiva e consapevole nelle attività e nelle decisioni, alla rigenerazione culturale e allo sviluppo economico. Contribuire a contrastare la povertà educativa e l’impegno a sviluppare opportunità di crescita per le nuove generazioni – continua ancora Galli – è una assoluta priorità del Museo, con cui aspiriamo a lasciare un segno. Per questo riteniamo che la creazione di opportunità di qualità per i più giovani e di reskilling per gli adulti, sia il miglior investimento che si possa fare per il futuro, soprattutto in un periodo in cui la crisi pandemica acuisce le disuguaglianze ed emergono con forza nuovi bisogni sociali. Il mondo del digitale è oggi sempre più una componente rilevantissima del progetto di avanzamento delle tecnoscienze nella vita di tutti ma dobbiamo fare attenzione affinché il digitale stesso non diventi, da strumento, l’ambiente in cui siamo costretti a vivere portando a una progressiva smaterializzazione del rapporto umano che è invece ciò che dobbiamo sempre preservare”.

 

“Nel nostro Centro di Co-Innovazione – ha aggiunto Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia – sviluppiamo soluzioni e condividiamo conoscenze ispirandoci ai valori incarnati dalla figura di Leonardo: siamo uomini del nostro tempo, che interpretano la realtà che ci circonda e creano tecnologie che mettono l’uomo al centro.  Lo chiamiamo ‘Brand New Humanism’: un umanesimo volto a mettere il digitale al servizio delle persone e a farne uno strumento di accesso a diritti, doveri e opportunità nel rispetto di alcuni temi non negoziabili come la fiducia, la trasparenza e l’inclusione. In questo luogo – conclude Santoni – continueremo con impegno quotidiano a difendere il mondo online che mai come nell’ultimo anno con la pandemia si è rivelato fondamentale per le vite delle persone”.

Le finalità del centro

Il Centro di Co-Innovazione è nato per lavorare in particolare su alcuni aspetti chiave della cybersecurity: la sicurezza dell’internet delle cose, la privacy e la sicurezza nei servizi dei cittadini, la protezione delle filiere di valore e delle infrastrutture nazionali critiche. L’obiettivo è creare e testare nuove idee e progetti sviluppati insieme alle aziende, alle università e ai partner tecnologici con una logica di innovazione aperta, in linea con le finalità del Museo di promuovere e diffondere la cultura scientifica e tecnologica contemporanea, coinvolgendo pubblici diversi e creando nuove modalità di dialogo tra cittadini e comunità scientifica.



fonte : skytg24