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sabato, Apr 29

Citadel è un costosissimo giocattolo spionistico con cui abbiamo giocato già molte volte | Wired Italia



Da Wired.it :

Cosa ci si può aspettare da una serie come Citadel, presentata come un ambizioso tentativo di portare una storia di spionaggio e d’azione su scala internazionale, con tanto di mirabolanti location in tutto il mondo e svariati spin-off affidate alle varie nazioni (ce ne sarà uno anche italiano, con Matilda de Angelis)? Moltissime cose, ovviamente. Ma forse la prima cosa che uno si aspetta è che, guardandola in originale, la serie si sforzi di far parlare le altre lingue che non siano l’inglese in modo non improvvisato né bislacco: invece quando ci si imbatte in personaggi non anglofoni o quando gli stessi protagonisti – essendo spie, appunto – parlano altre lingue il risultato è sempre un maccheronico mashup di suoni ed espressioni approssimative. È un dettaglio, verrà da dire, ma in una produzione che ha superato i 300 milioni di dollari e vuole appunto settare un nuovo standard globale forse una svista non da poco.

In generale, tuttavia, si può dire che Citadel, che fa il suo debutto il 28 aprile su Prime Video, funzioni bene. Anzi, fedelissima al proprio brief – quello cioè di presentare una complessa e stratificata trama spionistica infarcita di viaggi in giro per il pianeta e mirabolanti scene d’azione, fila liscia come l’olio. Il fatto che la prima stagione sia composta da sei episodi di circa quaranta minuti la rende una visione molto concisa e scorrevole, aiutata dal ritmo sostenuto e dal non perdersi tanto in chiacchiere: le scene di lotta, gli inseguimenti, gli incidenti mirabolanti e le esplosioni si succedono in modo concitato e non c’è mai tempo di annoiarsi. Peccato che a tanta efficacia realizzativa corrisponda una controparte narrativa in qualche modo più banale (e dalla genesi complessa, dato che gli showrunner originari Josh Appelbaum e André Nemec, in dissidio con i Russo, hanno dovuto lasciare la palla a David Weil di Hunters e a costosissimi reshoot).

La storia

Su un panoramicissimo treno che sferraglia tra le Alpi italiane si ritrovano due agenti di un’organizzazione segretissima, Citadel appunto, che quasi si sfidano a braccare il cattivo di turno; peccato che i due, Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra-Jonas), finiscano vittima di una trappola che segna anche la fine della stessa Citadel. Otto anni dopo, Mason – che, persa la memoria, ora si chiama Kyle – viene intercettato da quello che era il tech guru dell’agenzia, Bernard Orlick (Stanley Tucci), il quale lo richiama all’ordine e lo rimette sulle traccia di Nadia, che nel frattempo si era rifatta anche lei una vita, ignara di tutto. Nella migliore delle tradizioni, c’è una minaccia che incombe su tutti loro – incarnata dall’algida e spietata ambasciatrice Dahlia Archer (Leslie Manville) – e ci sono anche innumerevoli segreti e non detti che fan sì che non ci si possa fidare di nessun personaggio, nemmeno dei più amichevoli.



[Fonte Wired.it]