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lunedì, Giu 07

Clima, anche in Italia c’è una causa contro lo Stato



Da Wired.it :

Depositato al tribunale di Roma, il ricorso è stato firmato da 203 tra associazioni e attivisti per l’ambiente e contesta al governo politiche troppo timide sul fronte climatico

Una signora porta a spasso il cane a Venezia(Foto: Marco Bertorello / AFP)

I movimenti ambientalisti italiani hanno fatto causa allo Stato italiano, per non aver approvato leggi sufficientemente ambiziose per combattere la crisi climatica. L’iniziativa è stata promossa dalla campagna Giudizio universale, è coordinata dall’associazione A Sud e coinvolge movimenti come Fridays for future e altri enti, come la Società meteorologica italiana e Medici per l’ambiente. La causa arriva sulla scia di quella presentata in Germania e che i movimenti ambientalisti hanno vinto, costringendo il governo tedesco a cambiare le leggi sul clima.

I querelanti sono 203 (24 associazioni, 17 minorenni rappresentati dai genitori e 162 maggiorenni) e hanno presentato la causa al tribunale civile di Roma durante la giornata mondiale dedicata all’ambiente, lo scorso 5 giugno. I coordinatori della campagna contestano al governo italiano politiche sul clima poco coraggiose, con un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 fermo al 33% entro il 2030. “Oggetto della causa è citare in giudizio lo Stato per inadempienza climatica” si legge sul sito della campagna: “Ovvero per l’insufficiente impegno nella promozione di adeguate politiche di riduzione delle emissioni clima-alteranti, cui consegue la violazione di numerosi diritti fondamentali riconosciuti dallo Stato italiano”.

Le associazioni ambientaliste e gli attivisti coinvolti nella campagna sostengono che i governi italiani non hanno mai affrontato seriamente la crisi climatica, nonostante il paese sia vulnerabile agli eventi meteorologici estremi. Secondo il Climate risk index 2020, pubblicato dalla ong tedesca Germanwatch, l’Italia è al 22esimo posto al mondo per vulnerabilità climatica e al sesto per numero di morti dovuti a eventi climatici estremi. Inoltre, secondo il World atlas of desertification, il 20% del territorio italiano è a rischio di desertificazione e le precipitazioni potrebbero ridursi del 20% entro la fine del secolo.

L’attuale governo ha istituito un ministero per la Transizione ecologica e ha destinato 59 degli oltre 200 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’ambiente. Tuttavia, gli attivisti non sono soddisfatti degli obiettivi ecologici delineati e richiedono interventi più radicali.





[Fonte Wired.it]