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venerdì, Dic 31

Clima, i movimenti per l’ambiente hanno conseguito alcune vittorie nel 2021



Da Wired.it :

Il 2021 è stato un anno segnato dall’aumentare dei disastri provocati dalla crisi del clima. Eventi record come gli incendi nel nord America e nelle regioni mediterranee o le alluvioni in Germania e Cina hanno ampiamente dimostrato come la crisi climatica sia un pericolo concreto e più vicino di quello che tanti pensavano. Dall’altra però, durante quest’anno, come ricorda il Guardian, i gruppi ambientalisti sono riusciti a mettere a segno alcune importanti vittorie, dalle campagne di mobilitazione degli attivisti locali, fino alle ribellioni degli azionisti delle industrie più inquinanti.

Harvard e i combustibili fossili

Dopo nove anni di azioni, gli studenti di Harvard del gruppo Fossil fuel divest sono riusciti a spingere la prestigiosa università a cancellare tutti i suoi investimenti in compagnie legate ai combustibili fossili. Si tratta di quasi 42 miliardi di dollari che verranno reinvestiti nel settore delle rinnovabili.

Anche l’università di Boston ha tagliato a settembre tutti i suoi investimenti nel settore dei combustibili fossili, dopo una battaglia studentesca durata dieci anni. Mentre alla Wellesley University in Massachusetts gli studenti sono riusciti a far accettare all’università di terminare questi finanziamenti entro i prossimi venti anni. Nel caso di Boston, in particolare, l’azione ambientalista è uscita dall’università per arrivare fino all’amministrazione cittadina: la sindaca Michelle Wu ha firmato un’ordinanza per eliminare gli investimenti della città nei combustibili fossili entro il 2025.

Le comunità locali

Nel quartiere a maggioranza afrodiscendente di Memphis, in Tennessee, le persone si sono opposte con successo alla costruzione di un oleodotto sotterraneo da parte delle due giganti dell’energia Plains all american pipeline e Valero energy. I residenti hanno portato la loro petizione fino al governo federale. Sempre negli Stati Uniti, le comunità residenti nella zona del bacino del fiume Delaware, sono riusciti a far approvare un divieto di estrazione del gas sui 36mila chilometri quadrati che rappresentano il bacino del fiume.

Il blocco delle comunità indigene

Tra il 2016 e il 2021, sono stati circa 21 i progetti per la costruzione di infrastrutture legate ai combustibili fossili bloccati o ritardati dalle popolazioni indigene del nord America. Tra le vittorie più importanti, proprio quest’anno, c’è la cancellazione dell’enorme gasdotto della compagnia Keystone, che avrebbe attraversato le terre degli indigeni del Nebraska, mettendo in pericolo la salute e il welfare delle popolazioni residenti, in particolare rispetto all’inquinamento delle falde acquifere.

Le vittorie legali

Grazie all’azione del gruppo ambientalista Friends of the Earth, una corte olandese ha emesso una sentenza storica obbligando la compagnia petrolifera Shell, una delle 10 aziende tra le più inquinanti al mondo, a ridurre le sue emissioni del 45% entro il 2030. 

Un’altra vittoria è stata ottenuta da un gruppo informale costituito da 16 giovani ambientalisti e ambientaliste, che hanno portato in tribunale lo stato del Montana per aver contribuito alla crisi climatica. Anche i movimenti ambientalisti italiani hanno fatto causa allo Stato italiano, per non aver approvato leggi sufficientemente ambiziose per combattere la crisi climatica. L’iniziativa è stata promossa dalla campagna Giudizio universale, è coordinata dall’associazione A Sud e coinvolge movimenti come Fridays for future e altri enti, come la Società meteorologica italiana e Medici per l’ambiente. La causa arriva sulla scia di quella presentata in Germania e che i movimenti ambientalisti hanno vinto, costringendo il governo tedesco a cambiare le leggi sul clima.

Le azioni degli investitori privati

Anche tra gli investitori delle compagnie petrolifere c’è chi ha spinto per far cambiare direzione a queste aziende. È il caso della Chevron, compagnia petrolifera statunitense. Quest’anno infatti, il gruppo ambientalista olandese Follow this ha guidato una rivolta degli azionisti che ha costretto la società ad accettare un piano di riduzione delle emissioni.



[Fonte Wired.it]