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mercoledì, Apr 21

Clima, l’Unione europea ha raggiunto un accordo provvisorio



Da Wired.it :

Fissato il target della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, mentre al 2050 si guarda alla completa neutralità climatica

parlamento-europeo

Le emissioni di gas serra dell’Unione europea dovranno essere ridotte di al meno il 55% entro il 2030, rispetto ai valori del 1990. È quanto stabilisce l’accordo politico raggiunto oggi, 21 aprile, dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Si tratta di un accordo provvisorio tra gli stati membri e il Parlamento sulla legge europea sul clima. L’annuncio arriva alla vigilia del summit sul clima voluto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, al quale parteciperà anche il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping.

La Commissione europea ha presentato la proposta per la legge europea sul clima il 4 marzo 2020 e, dopo che sarà approvata, diventerà vincolante per tutti gli stati membri. L’obiettivo fissato oggi rappresenta una tappa intermedia per raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2050, come stabilito dal Green deal europeo. Inoltre stabilisce l’istituzione di un comitato scientifico consultivo sui cambiamenti climatici, un organismo indipendente che fornirà consulenza scientifica e rapporti sullo stato dell’implementazione delle norme dell’Unione e bilanci indicativi dei gas serra.

Secondo l’accordo la Commissione dovrà proporre un secondo obiettivo intermedio per il 2040, al più tardi entro sei mesi dal primo bilancio globale sulle emissioni di CO2, effettuato secondo le disposizioni dell’Accordo di Parigi. Inoltre la Commissione ha preso l’impegno di monitorare, al fine di facilitare la condivisione delle migliori pratiche, lo sviluppo dei piani energetici di quei settori dell’economia che sceglieranno di presentare volontariamente delle proposte per raggiungere la neutralità climatica.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito l’accordo come un elemento essenziale del Green deal europeo”. “Il nostro impegno politico di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 – ha detto – è ora anche un impegno giuridico. La legge sul clima pone l’Unione europea su un percorso verde per un’intera generazione, è l’impegno solenne preso con i nostri figli e nipoti”.

Un entusiasmo non condiviso da tutti all’interno delle istituzioni europee e, in particolare, dai Verdi europei. “Sfortunatamente, il Parlamento europeo non ha prevalso nella sua richiesta di un forte obiettivo climatico e di una riduzione del 60% delle emissioni di gas serra entro il 2030″, ha dichiarato il deputato Michael Bloss in una conferenza stampa dello scorso venerdì riportata dalla testata Euractiv: “Il gruppo Verdi/Ale E ha chiesto il 65% in linea con le raccomandazioni degli scienziati. Allo stato attuale, la legge europea sul clima continuerà a consentire il finanziamento dei combustibili fossili”.

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[Fonte Wired.it]