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mercoledì, Gen 22

cloud e IoT nella visione di Satya Nadella per il futuro


Che il cloud sia importante per il business di Microsoft è fuori discussione: è sufficiente dare un’occhiata alle ultime trimestrali per capire quanto Azure stia sostenendo l’economia del gruppo o citare l’assegnazione del bando JEDI da dieci miliardi indetto dal Pentagono proprio al colosso di Redmond. A spiegare meglio la visione che caratterizza il presente e il futuro della società è Satya Nadella.

Satya Nadella: la nuova Microsoft, oltre Windows

Il CEO si è concesso alle domande della stampa d’oltreoceano in occasione di un evento a porte chiuse. Diretti i riferimenti all’ecosistema Windows così come al mondo PC che dopo un lungo periodo di flessione ha iniziato a mostrare segni di ripresa, senza dimenticare l’universo mobile in cui la società farà il suo debutto (ritorno) entro fine anno con il lancio del dispositivo Surface Duo basato su Android. L’obiettivo di lungo termine è quello che però guarda oltre, più avanti rispetto ai confini delle categorie con le quali siamo soliti definire oggi il mercato.

Windows ha una base installata da un miliardo di utenti. Continuiamo ad aggiungere centinaia di milioni di PC ogni anno e vogliamo continuare a impegnarci su questa strada. Stiamo però anche pensando a un contesto più ampio. Non vogliamo essere definiti solo per gli obiettivi raggiunti. Pensiamo si arriverà a 50 miliardi di endpoint.

Le innovazioni della Internet of Things e la sempre più capillare diffusione dei device connessi peseranno in modo decisivo sullo scenario.

Windows ne ha un miliardo e questo è positivo. Android due miliardi e anche questo è un bene. Positivo il miliardo di iOS, ma ce ne sono altri 46 miliardi. Immaginiamo dunque come arrivare a quei 46 miliardi definendo una strategia e allora si avrà il quadro completo.

Di certo Microsoft non è la sola realtà che guarda in questa direzione. Dalla sua ha l’esperienza acquisita in passato, anche in relazione agli errori commessi, e una nuova strategia che fa leva sull’apertura verso la collaborazione con terze parti. A tal proposito citiamo la virata in direzione dell’open source che ha già portato all’acquisizione di GitHub e la volontà di collaborare con le terze parti (anche quando si tratta di concorrenti) come testimonia l’integrazione di Alexa in Windows, fino a poco tempo fa territorio d’azione esclusivo di Cortana.

Ad ogni modo il gruppo non abbandonerà Windows, almeno non a breve. Sarà la piattaforma a cambiare, ad evolvere per rispondere a nuove esigenze, abbracciando Azure e adattandosi a un mondo in costante metamorfosi. Nadella ha capito che rimanere chiusi all’interno del proprio guscio, una sorta di comfort zone tecnologica, non può essere lungimirante.



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