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martedì, Nov 24

Com’è andato il G20? – Wired



Da Wired.it :

Nel weekend si è tenuto in modalità virtuale il vertice del G20, presieduto per la prima volta dall’Arabia Saudita. Pandemia di Covid-19, debiti e crisi climatica sono stati i temi al centro del dibattito

(foto: Balkis Press/ABACAPRESS.COM)

Sabato 22 e domenica 23 novembre, l’Arabia Saudita ha ospitato virtualmente il vertice del G20, che ha riunito i leader delle 20 maggiori economie mondiali per discutere delle misure di contrasto alla pandemia di Covid-19 e alla conseguente crisi economica che si sta sviluppando a livello mondiale. Tre sono i temi che hanno dominato la discussione: vaccini, debiti e crisi climatica.

Per la prima volta questo forum della durata di due giorni è stato organizzato da uno stato arabo, anche se solo in versione virtuale a causa del coronavirus. L’Arabia Saudita deterrà la presidenza del G20 fino al 1 dicembre 2020, quando il suo posto verrà preso dall’Italia per il 2021, secondo il sistema a rotazione utilizzato nelle istituzioni internazionali.

La pandemia di Covid-19

Il timore è che la pandemia di Covid-19 acuisca le diseguaglianze, innanzitutto nelle possibilità di accesso alle cure nei diversi Paesi del mondo: per questo motivo, l’Unione europea (Ue) ha esortato il G20 a investire più soldi (e più in fretta) in un progetto globale per vaccini, test e terapie chiamato Access to Covid-19 tools (Act) Accelerator. “Durante il vertice, ho chiesto di investire 4,5 miliardi di dollari in Act Accelerator entro la fine del 2020, per l’approvvigionamento e la consegna di test, trattamenti e vaccini Covid-19 ovunque”, ha dichiarato su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Dobbiamo mostrare solidarietà globale”.

Il presidente russo Vladimir Putin si è offerto di fornire il vaccino contro il coronavirus Sputnik V “ai paesi che ne hanno bisogno” e ha annunciato che Mosca sta mettendo a punto anche un secondo e un terzo vaccino. Anche il premier cinese Xi Jinping si è detto disponibile a collaborare su questo fronte, dato che al momento in Cina ci sono cinque candidati sottoposti all’ultima fase di sperimentazione vaccinale. “Offriremo aiuto e sostegno ad altri Paesi in via di sviluppo”, ha detto Xi Jinping.

Nella bozza di comunicato conclusivo del summit, il G20 si impegna a finanziare un’equa distribuzione degli strumenti per il contrasto dell’emergenza, come i vaccini: “Riconosciamo il ruolo di una immunizzazione ampia come un bene pubblico globale”, si legge nel documento. Al termine del vertice, tuttavia, la cancelliera tedesca Angela Merkel si è dettapreoccupata” per la lentezza delle discussioni sull’accesso dei paesi poveri al vaccino. Per prepararsi ad altre future crisi sanitarie, l’Ue proporrà un trattato sulle pandemie. “Un trattato internazionale ci aiuterebbe a rispondere più rapidamente e in modo più coordinato”, ha sostenuto al G20 il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

La crisi economica e i debiti

L’economia globale si sta lentamente riprendendo dalla crisi in cui è stata gettata dalla pandemia fin dall’inizio di quest’anno, ma la ripresa è rimasta “irregolare, altamente incerta e soggetta a elevati rischi di ribasso” a causa del perdurare delle ondate di coronavirus. Soprattutto nei paesi con tassi di contagio in aumento, lo slancio di quest’estate sta rallentando e non è affatto uniforme, secondo il più recente report del Fondo monetario internazionale.

Come ricordano le ultime rilevazioni dell’Institute of international finance, il debito pubblico e privato a livello globale ha toccato la cifra record di 272mila miliardi di dollari, quasi quattro volte il valore del Pil mondiale. Solo negli ultimi nove mesi del 2020, i debiti sono cresciuti di circa 15mila miliardi di dollari concentrandosi nelle economie meno avanzate. I più vulnerabili restano gli stati poveri e altamente indebitati, quindi, che oggi si trovano “sull’orlo della rovina finanziaria e dell’escalation di povertà, fame e sofferenze indicibili”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres poco prima dell’inizio del summit, venerdì 20 novembre.

Per affrontare questo problema, il G20 sosterrà un piano per estendere la moratoria sul servizio di debito per i paesi in via di sviluppo di sei mesi fino a metà del 2021, o anche più a lungo, riporta di aver letto l’agenzia stampa Reuters nella bozza di comunicato. Finora, l’iniziativa di sollevazione del debito del G20 ha aiutato 44 paesi a prorogare il pagamento di circa 5 miliardi di dollari di debiti, una cifra molto al di sotto dei 73 che avrebbero potuto accedere alla moratoria.

Nel corso dell’ultimo vertice, anche i creditori privati sono stati invitati ad aderire alla moratoria sul servizio del debito. I leader del G20 hanno riconosciuto le sfide particolari affrontate dall’Africa e dai piccoli Stati insulari in via di sviluppo, aprendosi all’ipotesi di una cancellazione dei debiti contratti da questi Paesi per fronteggiare la pandemia.

Inoltre, il G20 ha annunciato l’intenzione di far pagare ai colossi tecnologici internazionali come Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft la loro giusta quota di tasse. Queste aziende hanno tratto grandi benefici dal passaggio a telelavoro e smart working imposto dal Covid-19 all’economia mondiale e, da tempo, i paesi europei spingono per tassarle nei luoghi dove realizzano i loro profitti, non dove stabiliscono le loro filiali per scopi di ottimizzazione fiscale. L’iniziativa finora era stata bloccata dalla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, oggi giunta al tramonto (lo stesso Trump il quale, riportano le cronache, ha passato gran parte del tempo del summit internazionale giocando a golf in uno dei campi di sua proprietà).

La crisi climatica

Sempre nella bozza di comunicato del G20, si legge che “prevenire il degrado ambientale, conservare, utilizzare in modo sostenibile e ripristinare la biodiversità, preservare i nostri oceani, promuovere aria pulita e acqua pulita, rispondere a disastri naturali ed eventi meteorologici estremi e affrontare il cambiamento climatico sono tra le sfide più urgenti del nostro tempo”. Pertanto, durante la ripresa dalla pandemia di coronavirus, un impegno importante dei leader mondiali sarà quello di salvaguardare il pianeta e costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per tutte le persone.

Degli obiettivi sostenuti anche dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, nel corso di un video-messaggio al side-event Safeguarding the Planet del summit G20: “Il nostro programma di lavoro si baserà su tre pilastri: Persone, Pianeta e Prosperità. Questa crisi rappresenta anche l’opportunità di ricostruire la società su nuove e migliori basi”.

Come prossima presidenza del G20, “l’Italia si concentrerà sul nesso clima-energia e su come realizzare rapide transizioni verso un futuro a emissioni zero. La nozione di economia circolare avrà la sua parte da svolgere nel portare avanti questa transizione”, ha dichiarato Conte, ribadendo l’impegno del nostro paese a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050 e la necessità collettiva di rispettare gli accordi sul clima di Parigi.

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[Fonte Wired.it]