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lunedì, Dic 28

Com’è andato il “Vaccine Day” in Unione europea



Da Wired.it :

Con il V-Day del 27 dicembre, il vaccino Pfizer-BioNTech è arrivato in Europa: nomi e storie delle prime somministrazioni simboliche, che sono andate quasi esclusivamente ad anziani e operatori sociosanitari

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(foto: National Cancer Institute/Unsplash)

Domenica 27 dicembre in Unione europea è stato il V-Day (Vaccine Day), la giornata con cui è stato ribattezzato l’inizio della campagna di vaccinazione anti Covid-19 in tutti i 27 stati membri. Solo il giorno prima, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva annunciato su Twitter che il vaccino Pfizer-BioNTech era stato consegnato a tutti i paesi, definendo il momento come una prova di “toccante unità” per l’Ue. Ungheria e Slovacchia non hanno voluto aspettare il V-Day coordinato e hanno dato avvio alle vaccinazioni lo stesso sabato 26 dicembre.

Le prime 9.750 dosi di vaccino Pfizer sono arrivate anche nei centri di somministrazione italiani che hanno già iniziato a iniettarle ad alcuni medici e infermieri della penisola. I primi vaccinati in Italia sono stati la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore socio-sanitario Omar Altobelli, vaccinati all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma. Gli operatori socio-sanitari e gli anziani, in generale, sono i primi gruppi che stanno ricevendo il farmaco in tutta l’Unione.

In Spagna la prima a essere vaccinata è stata una donna di 96 anni, di nome Araceli Hidalgo, residente in un centro per anziani a Guadalajara. In Austria, il vaccino è stato somministrato a cinque pazienti affetti da Covid-19, tutti con malattie pregresse, presso lo speciale reparto dedicato alle vaccinazioni presso l’Università di Medicina (MedUni) di Vienna, alla presenza del cancelliere Sebastian Kurz e del ministro della Sanità Rudolf Anschober. Il primo vaccinato è stato un pensionato di 84 anni.

In Slovenia è in programma anche la vaccinazione di massa degli insegnanti entro la prossima settimana, in quanto considerata condizione indispensabile per la riapertura delle scuole dopo le restrizioni imposte per frenare la seconda ondata di coronavirus.

Anche alcuni politici in diversi paesi dell’Ue, si stanno facendo avanti per farsi vaccinare e dare il buon esempio ai cittadini più scettici o timorosi sull’efficacia dei farmaci. Come in Grecia, Italia e Repubblica Ceca: nel secondo caso si sta parlando molto della scelta del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che si è fatto iniettare il vaccino davanti alle telecamere.

Nella penisola ellenica, la presidente Katerina Sakellaropoulou, il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il capo infettivologo della Sanità greca Sotiris Tsiodras si sono tutti sottoposti alla prima somministrazione. L’Operazione Libertà (Eleftheria in greco, come è stata soprannominata la campagna vaccinale) era già scattata nella mattina del 27 dicembre con la vaccinazione dell’infermiera Efstathia Kampisiouli, impiegata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Evangelismos di Atene.

In Repubblica Ceca, anche il primo ministro Andrej Babis ha ricevuto la sua prima dose di vaccino Pfizer davanti alle telecamere, all’ospedale militare centrale di Praga, segnando l’inizio del programma vaccinale nel paese. Dopo di lui, è stata la volta di Emilie Repikova, veterana della Seconda guerra mondiale di 95 anni.

Ci vorranno ancora diversi mesi, però, prima che si arrivi a un regime di produzione e distribuzione del vaccino necessario a garantire l’effettiva immunizzazione di gran parte della cittadinanza europea. Data l’esigua quantità di dosi di Pfizer disponibili al momento, infatti, l’avvio di queste prime somministrazioni è soprattutto simbolico, ma è un primo passo per cercare di mantenere la diffusione della pandemia sotto controllo. L’obiettivo dell’Ue è di vaccinare tutti gli adulti entro la fine del 2021.

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[Fonte Wired.it]