Seleziona una pagina
sabato, Mar 07

Come calibrare la stampante .


Hai acquistato una nuova stampante fotografica per imprimere su carta i tuoi ricordi ma, dopo averla usata, ti sei reso conto che i colori sembrano diversi da quelli che vedi sullo schermo del computer? Con molta probabilità, hai bisogno di calibrare la stampante, ossia di allineare la gamma dei colori visualizzata sullo schermo con quella usata dalla stampante.

Se non hai la più pallida idea di come fare, allora sappi che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto: nel corso di questo tutorial, infatti, sarà mia cura fornirti alcune preziose informazioni riguardanti la calibrazione dei dispositivi di stampa, insieme a una serie di consigli per mettere in pratica il tutto nel miglior modo possibile.

Dunque, senza esitare oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per riuscire a realizzare stampe più che soddisfacenti. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

Come calibrare la stampante

Nella maggior parte dei casi, la necessità di calibrare la stampante nasce da un’evidente discrepanza tra ciò che viene visualizzato a schermo e ciò che, in secondo momento, viene impresso su carta: non è raro, infatti, che un’immagine apparentemente perfetta sullo schermo del PC (magari in seguito a delle modifiche mirate) sia poi resa, in fase di stampa, con qualche imperfezione, specie sulla luminosità dei colori applicati o sulle piccole sfumature, che potrebbero risultare “sbavate”.

Ritengo doveroso chiarirti fin da subito che la risoluzione di questo problema non è sempre facilissima, poiché i fattori che influiscono sulle “diseguaglianze” tra la visualizzazione su schermo e il risultato ottenuto in fase di stampa sono davvero tantissimi: il profilo colore in uso dal monitor, dalla stampante e dall’eventuale programma di fotoritocco; la qualità delle cartucce del colore; lo stato generale della stampante; la qualità e la filigrana della carta usata sono soltanto alcuni esempi.

Un metodo abbastanza efficace per ottenere un risultato quantomeno accettabile è far sì che il monitor, la stampante e i software in uso condividano lo stesso profilo colore (o ICC): così facendo, le informazioni digitali sul colore dovrebbero essere interpretate in egual maniera da tutti i device coinvolti, facendo sì che, in fase di stampa, il risultato sia quanto più fedele possibile a ciò che si vede su schermo.

In ambito professionale, è possibile generare profili colore personalizzati (che possono variare fortemente in base al monitor, alla scheda video e all’hardware di stampa in uso) mediante un dispositivo chiamato colorimetro digitale: si tratta di una specie di sonda che, abbinata a un apposito software, consente di generare un profilo colore specifico per il monitor e l’hardware grafico in uso, tenendo in considerazione anche fattori “esterni”, come ad esempio la luce ambientale. Tale profilo personalizzato va poi dato “in pasto” alla stampante.

Xrite i1 Display Pro Calibratore di Colore, Compatibile anche con proi…

Vedi offerta su Amazon

Datacolor SpyderX Pro – Calibrazione del Monitor Progettata per Fotogr…

Vedi offerta su Amazon

I colorimetri hanno un costo tutt’altro che contenuto e non sono di semplice utilizzo, specie se non si è addetti ai lavori e non si ha dimestichezza con i parametri di regolazione del colore.

Tema di questa mia guida, invece, sarà effettuare una calibrazione di base a livello “casalingo”: ti insegnerò, di fatto, a intervenire su alcune impostazioni di sistema e programmi, in modo che tutti gli elementi coinvolti nella manipolazione e nella stampa delle foto condividano il medesimo ICC. Magari non otterrai un risultato super-professionale, ma ti garantisco che, in molti casi, il miglioramento è davvero apprezzabile!

Come calibrare la stampante

Fatte tutte le dovute precisazioni del caso, è arrivato il momento di passare all’azione e di spiegarti, nel concreto, come calibrare la stampante, in modo da minimizzare le differenze tra ciò che si vede sul monitor del computer e ciò che si vede su carta stampata. Come ti ho già spiegato in precedenza, il tutto si basa sull’impiego del medesimo profilo colore tra hardware e software, almeno in ambito casalingo.

Windows

Come calibrare la stampante Windows 10

Se utilizzi Windows, devi intervenire sui profili colori in uso mediante il Pannello di controllo classico. Dunque, per prima cosa, apri il menu Start (cliccando sull’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo inferiore sinistro dello schermo), digita le parole gestione colori nell’apposito campo di ricerca e fai clic sul primo risultato che compare (quello su cui c’è la dicitura “Pannello di controllo”).

Giunto nella schermata di Gestione Colori, recati nella scheda Dispositivi e seleziona il nome del tuo monitor dal menu a tendina situato accanto alla dicitura Dispositivo. In seguito, apponi il segno di spunta accanto alla voce Usa impostazioni personalizzate per il dispositivo, clicca sul pulsante Aggiungi… e seleziona il profilo ICC di tuo interesse, tra quelli presenti sotto la dicitura Profili OCC (ad es. sRGB IEC61966-2.1). Per concludere, clicca sul pulsante OK in modo da applicare i cambiamenti.

Ora è il momento di intervenire sulla stampante: tornato alla schermata principale di Gestione colori, seleziona il suo nome dalla lista dei device disponibili e ripeti le medesime operazioni già viste per il monitor (i passaggi sono pressoché identici). Per concludere, clicca più volte sul pulsante OK, in modo da chiudere tutte le finestre attive e riavvia il computer.

Il grosso è praticamente fatto! A partire da questo momento, Windows e tutti gli applicativi di sistema (ad es. Foto) utilizzeranno il medesimo profilo colore installato sulla stampante. Tieni presente che alcuni programmi di fotoritocco (ad es. Photoshop) bypassano questa impostazione, applicando, se necessario, profili colore diversi. Per far sì che ciò non avvenga, devi impostarne manualmente uno, agendo tramite le impostazioni del programma stesso: più avanti ti spiegherò come fare.

macOS

Come calibrare la stampante Mac

Se impieghi un Mac, invece, fai così: per scegliere un profilo colore personalizzato per lo schermo, apri le Preferenze di sistema (cliccando sull’icona a forma d’ingranaggio posta sul Dock), clicca sull’icona del Monitor e poi sulla scheda Colore, collocata nella schermata che va ad aprirsi. Per concludere, seleziona il profilo monitor che più preferisci (ad es. sRGB IEC61966-2.1) dall’apposito riquadro.

A questo punto, non ti resta che applicare il medesimo profilo colore alla stampante: per poterci riuscire, recati nel menu Vai > Utility posto sulla barra dei menu del Mac, apri l’Utility ColorSync e recati nella scheda Dispositivi, che sta in alto.

Fatto ciò, espandi la voce Stampanti (si trova a sinistra), seleziona il nome della tua stampante, poi la voce Colore e clicca sulla freccia angolare verso il basso collocata accanto alla dicitura Profilo attuale (a destra). Per concludere, scegli la voce Altro dal menu che ti viene proposto e seleziona il profilo stampante di tuo interesse (ad es. sRGB Profile) cliccando sulla sua icona. Quando hai finito, pigia il pulsante Apri e, se richiesto, immetti la password del Mac, per applicare le modifiche.

Anche in questo caso, vale quanto già detto per Windows: laddove ti avvalessi di un programma di terze parti (ad es. Photoshop) per la manipolazione e la stampa delle immagini, dovrai impostare i profili ICC di visualizzazione e di stampa, direttamente dal suo interno. Trovi tutto spiegato nella sezione successiva di questa guida.

Software di terze parti

Come calibrare la stampante

Come ti spiegavo poc’anzi, alcuni programmi dedicati alle immagini bypassano le impostazioni di sistema, applicando profili di colore personalizzati in fase di visualizzazione delle immagini (con conseguente potenziale discrepanza in fase di stampa).

Per porre rimedio al problema, devi accertarti che tale software sia configurato in maniera corretta e che, come profilo colore, sia applicato il medesimo in uso dalla stampante. Su Photoshop, per esempio, devi recarti nel menu Modifica > Impostazioni colore, selezionare la voce Personale dal menu a tendina Impostazioni e scegliere il profilo colore che preferisci dal menu a tendina RGB. Quando hai finito, clicca sul pulsante OK per applicare le modifiche.

Su GIMP, invece, puoi fare in modo che il profilo della gestione del colore delle immagini coincida con quello in uso dal monitor: per farlo, recati nel menu Modifica > Preferenze e clicca sulla sezione Gestione del colore posta sulla barra laterale della schermata che va ad aprirsi.

Ora, imposta il menu a tendina Modalità visualizzazione immagine su Schermo con gestione del colore e apponi il segno di spunta accanto alla voce Prova ad usare il profilo monitor del sistema. Quando hai finito, clicca sul pulsante OK.

Ora, non dimenticare di impostare lo stesso profilo, qualora l’operazione di stampa fosse gestita dal medesimo software: sempre prendendo ad esempio Adobe Photoshop, dopo esserti recato nel menu File > Stampa, assicurati che nel menu a tendina Trattamento del colore sia specificata la dicitura Gestione colore effettuata dalla stampante.

Se, invece, hai scelto di utilizzare un profilo di visualizzazione disponibile soltanto all’interno di Photoshop, imposta il summenzionato menu a tendina su Gestione colore effettuata da Photoshop e scegli il profilo ICC che preferisci (lo stesso che hai usato per la resa dell’immagine) dal menu a tendina Profilo stampante.

Per quanto riguarda GIMP, invece, viene utilizzato di default il profilo impostato per la stampante.

Chiaramente, i menu e le finestre possono variare in base al programma da te in uso ma, in ogni caso, i passaggi di cui ti ho parlato in precedenza possono essere facilmente riadattati ai software più “gettonati”.

Flavio Perrone

d’



Fonte a Source link