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martedì, Ago 11

Come collegare il PC al monitor


Hai acquistato un nuovo computer e, data la tua scarsa esperienza, non hai la più pallida idea di come connetterlo al monitor? Vorresti usare il tuo PC con due schermi contemporaneamente, ma non hai mai fatto nulla del genere prima d’ora e desideri qualche indicazione in più su come procedere? Non preoccuparti: se vuoi, ci sono qui io, pronto a darti una mano per riuscire nel tuo intento.

Nelle battute successive di questa guida, infatti, avrò cura di spiegarti in modo dettagliato come collegare il PC al monitor, sia esso lo schermo principale oppure un display aggiuntivo. In particolare, ti guiderò nella scelta del cavo più appropriato e ti fornirò valide informazioni anche in merito al collegamento wireless, oltre che alla gestione dei notebook.

Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai le idee ben chiare su come procedere e riuscirai a raggiungere brillantemente l’obiettivo che ti sei prefissato. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!

Indice

Come collegare il PC al monitor TV

Iniziamo questa guida capendo, insieme, come collegare il PC al monitor TV sia con cavo che in modalità wireless. Le istruzioni presenti nei paragrafi successivi sono utilizzabili per stabilire la connessione verso monitor “classici”, monitor TV e anche veri e propri televisori.

Come collegare il PC al monitor con cavo

Come collegare il PC al monitor

Prima di poter collegare il PC al monitor con cavo, devi innanzitutto analizzare le prese situate sul retro del case e sul monitor stesso, in modo da poter scegliere e usare il cavo di collegamento più opportuno.

In particolare, se ti interessa collegare due schermi contemporaneamente, devi assicurarti che le porte di collegamento video disponibili sul PC siano almeno due e che le stesse siano presenti anche sul monitor scelto. Di seguito ti elenco le porte di collegamento più comuni (con i relativi cavi).

  • HDMI – senza ombra di dubbio, è la tecnologia di uscita ad oggi più usata, presente sulla maggior parte dei computer, dei monitor classici e dei monitor TV. Può trasmettere/ricevere contenuti fino alla risoluzione 8K (7680 x 4320 pixel) con refresh rate a 60 Hz e gestisce il flusso audio fino a 32 canali. Per la trasmissione dei contenuti a risoluzione 4K o superiore, bisogna usare cavi HDMI di tipo 1.4 o versione superiore.

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  • USB Type-C – alcuni notebook convertibili di fascia alta, così come i MacBook di Apple, consentono di collegare il computer a monitor esterni tramite un apposito cavo USB Type-C (unitamente a un adattatore HDMI o Mini DisplayPort). Anche in questo caso, è possibile raggiungere risoluzioni estremamente elevate, fino a 8K a 60 Hz. È possibile gestire il flusso audio.

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  • DVI – è un altro standard di trasmissione video molto usato, che consente di raggiungere risoluzione QHD (2560 x 1600 pixel) a 60 Hz e di gestire il flusso audio. In commercio, sono altresì disponibili dei cavi per “trasformare” un ingresso HDMI in un’uscita DVI, e viceversa, che possono essere impiegati quando uno dei dispositivi coinvolti ha soltanto una porta DVI a disposizione, mentre l’altro possiede HDMI.

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  • DisplayPort/Mini DisplayPort – è una porta di connessione video disponibile su numerosi computer, anche relativamente recenti, e sui MacBook di vecchia generazione. La risoluzione massima teorica supportata è pari a 8K a 85 Hz.

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  • VGA – fino ad alcuni anni fa, è stato lo standard più impiegato in assoluto per la connessione tra PC e monitor. Questa porta è presente su numerosi computer, ma potrebbe mancare su quelli più moderni, oltre che sui monitor di ultima generazione. Trattandosi di uno standard analogico, non gestisce il flusso audio e supporta risoluzione massima FullHD, a 70 Hz, sebbene la resa dei contenuti con qualità superiore ad HD non sia ottimale.

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  • S-Video – questo ingresso ha forma rotonda e il relativo cavo termina con uno spinotto rotondo; è presente sui computer e sui monitor più datati, non gestisce il flusso audio e supporta risoluzione massima pari a 800 x 600 a 50 Hz.

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Dopo aver ottenuto il cavo più adatto alle tue esigenze, utilizzalo per collegare il computer al monitor usando le porte d’ingresso e di uscita collocate sui dispositivi.

Successivamente, accendi il monitor e premi ripetutamente il tasto src/source, per impostarlo sull’ingresso scelto (ad es. HDMI). Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti veder proiettate le immagini provenienti dal computer.

Come collegare il PC al monitor

Per modificare la risoluzione dello schermo, se impieghi Windows 10, fai clic destro su un punto vuoto del desktop, seleziona la voce Risoluzione schermo dal menu contestuale visualizzato e utilizza i menu a tendina posti in corrispondenza della sezione Ridimensionamento e layout per definire le impostazioni necessarie.

Qualora tu stessi usando il monitor in questione come secondo monitor, puoi definire la risoluzione e l’ordinamento di ciascuno degli schermi, intervenendo sulle voci sottostanti la dicitura Più schermi.

Se, invece, usi un Mac, puoi accedere a opzioni simili aprendo le Preferenze di sistema (il simbolo a forma d’ingranaggio posto sul Dock) e raggiungendo la sezione Monitor. Per modificare la risoluzione dello schermo, utilizza poi la scheda Monitor; per gestire le impostazioni di duplicazione, qualora avessi collegato più schermi, puoi usare la scheda Disposizione.

Come collegare il PC al monitor wireless

Come collegare il PC al monitor

Per collegare il PC al monitor wireless, devi innanzitutto verificare il tipo di schermo in tuo possesso: se quest’ultimo supporta integra il supporto per il protocollo Miracast e la connettività wireless, non è necessario acquistare alcunché.

Per tua informazione, Miracast è uno standard di trasmissione che funziona tramite Wi-Fi direct, non richiede alcun apparecchio di rete di supporto (ad es. il router) e può trasmettere contenuti fino alla risoluzione 4K UltraHD, a 60fps. Chiaramente, quest’ultimo parametro varia fortemente, a seconda della video installata nel PC e alla risoluzione massima supportata dallo schermo.

Se, invece, vuoi usare uno monitor “classico”, non dotato di connettività integrata, devi acquistare un apposito adattatore Miracast, da collegare all’ingresso HDMI dello schermo (e a una fonte di alimentazione, anche tramite USB).

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Ad ogni modo, se possiedi un monitor con supporto wireless, accendilo e, se necessario, abilita la ricezione dei contenuti mediante l’apposito menu; se, invece, hai optato per un adattatore esterno, collegalo alla porta apposita del monitor (alimentandolo tramite USB, se necessario), accendi quest’ultimo e impostalo sulla sorgente HDMI, premendo più volte il tasto fisico source/SRC.

A questo punto, ritorna davanti al computer, avvia Windows 10 e richiama l’area di notifica di sistema, cliccando sul simbolo del fumetto collocato accanto all’orologio. Successivamente, clicca sul pulsante Connetti (se non lo vedi, pigia prima sulla voce Espandi), attendi che il nome del monitor/adattatore Miracast compaia nella lista dei dispositivi rilevati e clicca su di esso, in modo da avviare la trasmissione dello schermo.

Per impostazione predefinita, verrà abilitata la duplicazione dello schermo; per modificare questo comportamento, recati nuovamente nella barra di notifica di Windows, premi il pulsante Proietta e clicca sul pulsante Estendi, per usare il monitor come estensione del desktop, oppure Solo secondo schermo, per disattivare il monitor primario.

Se lo ritieni opportuno, puoi modificare la risoluzione e l’orientamento del secondo schermo, agendo in maniera analoga a quanto visto nella sezione precedente di questa guida.

E su Mac? Beh, in questo caso non c’è molto che tu possa fare: l’unica modalità di trasmissione “diretta” da computer a monitor, prevista dai dispositivi a marchio Apple, consiste nell’impiegare la tecnologia proprietaria AirPlay, collegando al monitor un dispositivo Apple TV (maggiori info qui) o, in alternativa, usando uno Smart TV con AirPlay integrato anziché un monitor per PC.

Come collegare il PC portatile al monitor esterno

Come collegare il PC al monitor

Vuoi collegare il PC portatile al monitor esterno? Nessun problema: le istruzioni da seguire sono del tutto simili a quelle già viste per Windows. L’unica differenza risiede nel parco porte disponibili per il collegamento con cavo che, sui notebook, potrebbe essere molto ridotto: numerosi PC portatili presentano le sole porte HDMI/miniHDMI e VGA, mentre quelli più moderni hanno abolito anche quest’ultima.

Tuttavia, se possiedi un combinabile o un ultrabook di ultima generazione, esistono ottime probabilità che la connessione tramite cavo possa essere messa a punto tramite USB Type-C. Ecco tutti i dettagli.

Come collegare il PC fisso al monitor del portatile

Come collegare il PC al monitor

Se è tua intenzione collegare il PC fisso al monitor del portatile e usare quest’ultimo come secondo schermo, sappi che puoi ottenere questo risultato con facilità, se su entrambi i computer coinvolti è installata una versione recente di Windows 10.

Il sistema operativo di Microsoft, infatti, ospita in sé un server Miracast che può essere abilitato, quando necessario, in modo da trasformare lo schermo del computer (portatile o desktop che sia) in un monitor senza fili.

Per abilitare questa funzionalità sul portatile che intendi usare come monitor secondario, clicca sul pulsante Start di Windows 10 (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e poi sul simbolo dell’ingranaggio che si trova nella parte laterale del menu che si è aperto.

Ora, raggiungi la sezione Sistema, clicca sulla voce Proiezione su questo PC e verifica che i menu a tendina annessi alla nuova finestra che compare siano cliccabili. In caso contrario, premi la voce Funzionalità facoltative, clicca sul pulsante [+] corrispondente alla dicitura Aggiungi una funzionalità e digita le parole schermo wireless all’interno della schermata successiva. Per concludere, apponi il segno di spunta accanto all’unico risultato proposto e premi il pulsante Installa, per procedere.

A questo punto, clicca sul pulsante Indietro (la freccia verso sinistra collocata in alto) per tornare al pannello dedicato alla proiezione, imposta il menu a tendina superiore su Disponibile ovunque nelle reti sicure e scegli se richiedere o meno un PIN per l’associazione, intervenendo sull’apposito menu. Ultimata la definizione delle impostazioni, clicca sulla voce Avvia l’app Connetti per il progetto in questo PC, che dovrebbe essere intanto comparsa nella parte superiore della finestra.

Come collegare il PC al monitor

Il gioco è praticamente fatto: a questo punto, spostati sul PC del quale duplicare lo schermo (che deve essere collegato alla stessa rete Wi-Fi/Ethernet del portatile), richiama l’area di notifica di Windows 10, cliccando sull’icona del fumetto posta accanto all’orologio, e poi sul pulsante Connetti (se non lo vedi, fai clic sulla voce Espandi per visualizzare tutte le “mattonelle”).

Per finire, attendi che il nome del PC portatile compaia nella lista dei dispositivi rilevati e fai clic su di esso per stabilire il collegamento. Puoi definire la modalità di duplicazione dello schermo cliccando sul pulsante Proietta, anch’esso situato nell’area di notifica di Windows 10.

Tieni presente che, in qualsiasi momento, puoi richiamare il menu Start “proprietario” del notebook ed eseguire operazioni sulla copia locale di Windows, posizionando il cursore del mouse sul bordo inferiore dello schermo.

Qualora decidessi di lasciare invariate le impostazioni di proiezione, non dovrai, per le connessioni successive, accedere nuovamente alle stesse: per abilitare l’acquisizione da un monitor esterno, dovrai semplicemente avviare sul notebook l’applicazione Connetti, richiamandola dal menu Start.

Qualora il notebook non fosse dotato di sistema operativo Windows 10, puoi comunque visualizzare le immagini visualizzate sullo schermo di un altro PC, affidandoti a un programma di controllo remoto, come TeamViewer: per approfondimenti, da’ pure uno sguardo alla guida specifica che ho dedicato al tema.

Flavio Perrone

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