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martedì, Ott 08

Come funziona il condono del bollo auto


Il nuovo ministro dell’Economia ha ribadito che anche gli automobilisti in debito con lo stato non dovranno pagare le tasse pregresse, causando qualche malumore. È il frutto di una norma approvata dal governo precedente

(foto: Getty Images)

Il ministero dell’Economia ha reso noto che chi non ha pagato il bollo auto, cioè la tassa sul possesso e la circolazione delle vetture privato, tra il 2000 e il 2010 non dovrà più restituire la cifra pattuita all’erario, a meno che il tributo non superi la soglia 1000 euro.

Il condono è frutto di una norma approvata dal precedente governo e inserita nella legge di bilancio che prevede la cancellazione di tutti i debiti di importo inferiore ai 1000 euro (comprensivi di capitale, interessi e sanzioni).

Il ministero, ora occupato da Roberto Gualtieri, si è espresso a questo proposito perché i giudici avevano già stabilito che la norma aveva effetti anche sul bollo auto, ma alcuni automobilisti avevano continuato a ricevere richieste relative al pagamento del tributo e ne erano nati dei contenziosi.

Uno degli ultimi dissidi – che per legge si svolgono su base regionale – si era risolto lo scorso 16 settembre, quando la Commissione tributaria delle Marche aveva riaffermato questo principio, dando torto alla regione. Quest’ultima aveva chiesto a un cittadino il pagamento di una tassa automobilistica di 930,60 euro per l’anno 2001, sostenendo che il bollo non rientrava nel condono, poiché era da considerarsi una tassa locale.

Chi non deve pagare il bollo

Come sottolinea La Legge per tutti, una testata specializzata in questioni legali, il testo del condono non cita espressamente il bollo auto, ma la norma non consente deroghe in base alla natura del tributo: quindi vale anche per le tasse sulle auto.

Tutti i bolli che sono stati messi a ruolo e affidati all’agente riscossore nel periodo compreso tra il 1 gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2010 non devono perciò essere pagati, indipendentemente dal reddito dell’automobilista.

La cancellazione di questi importi dovrebbe avvenire in maniera automatica, senza la necessità di presentare ricorso in sede legale (che comunque vedrebbe l’automobilista prevalere, ma coi tempi della giustizia italiana).

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