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mercoledì, Lug 20

come funziona la centrale della sicurezza dove si monitora la rete del gas


Come si fa a proteggere un’infrastruttura critica come quella di Snam, società che gestisce una rete estremamente critica e fondamentale come quella del trasporto del gas nel nostro paese? Abbiamo avuto la possibilità di entrare all’interno del Security Operations Center di Snam, nella sede centrale dell’azienda a San Donato Milanese, dove 24 ore su 24 grazie a tecnologie avanzate vengono monitorati persone, mezzi e tutte le infrastrutture che gestiscono il trasporto del gas.

L’importanza di proteggere le infrastrutture del gas

Snam è il principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale, con un’infrastruttura di ben 41mila kilometri di rete tra Italia, Austria, Francia, Grecia e Regno Unito, 9 siti di stoccaggio e 13 impianti di compressione. Oltre al trasporto e allo stoccaggio del gas Snam opera nelle attività di transizione energetica, nella mobilità sostenibile ed è anche uno dei principali operatori nella rigassificazione del GNL (il gas naturale liquefatto) attraverso il terminale di Panigaglia (La Spezia) e le partecipazioni nei rigassificatori di Livorno, Rovigo e Revithoussa (Grecia). Tutte queste infrastrutture sono gestite dal cosiddetto Centro di Dispacciamento, una mega sala controllo ospitata all’interno di una sorta di bunker ultra-sicuro e ultra-controllato, realizzato con tecnologie anti-sismiche, anti-esplosione, con degli stabilizzatori installati sulle pareti per evitare qualsiasi tipo di crollo. Si tratta, dunque, di un’infrastruttura molto complessa che va controllata e protetta in continuazione. Proprio all’interno della sede del Dispacciamento è ospitato il Security Operations Center, al cui interno lavorano 24 ore su 24 diversi operatori della sicurezza che controllano migliaia di telecamere e sensori connessi con ogni angolo d’Italia.

Il Security Operations Center

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All’interno del Security Operations Center sono presenti decine e decine di monitor collegate con telecamere e sensori di diverse tipologie installati in tutti gli impianti strategici. Tutti i dati in arrivo entrano all’interno di una piattaforma centralizzata in grado di riconoscere e selezionare in maniera intelligente gli elementi di criticità. Tra questi certamente le effrazioni e le entrate non autorizzate (grazie a sensori anti-intrusione, anti-scavalcamento e di vibrazione) ma anche eventuali incendi, scoppi, attività predatoria del rame ma anche piccole criticità come un’auto parcheggiata davanti a un’uscita di sicurezza o piante che crescono troppo e rischiano di avvicinarsi a strutture critiche. I sistemi di sicurezza, ci spiegano, aiutano anche a monitorare gli operatori sul campo, che spesso lavorano in zone impervie e isolate. Dal Centro di controllo della sicurezza è anche possibile monitorare l’arrivo delle navi nei centri di stoccaggio del gas. “Il security Operations Center di Snam – ci racconta Angelica Cestari, Head of Security Services and Operations dell’azienda – si avvale di tecnologie estremamente avanzate che aiutano, monitorano e analizzano i vari segnali ed eventi di sicurezza che avvengono sul territorio, focalizzandosi principalmente sugli asset più strategici proprio per il nostro Paese. Per questo ci avvaliamo di tecnologie estremamente avanzate, performanti e puntuali che ci danno la possibilità di andare ad analizzare immediatamente gli eventi, garantendo allo stesso tempo agli operatori una tempestività di intervento e di contatto con le forze dell’ordine”.

Il ruolo di Citel

Partner storico di Snam è Citel, società fondata nel ’94 specializzata nella gestione integrata della sicurezza e della resilienza aziendale attraverso sistemi modulabili. In Citel, tra l’altro, lavorano anche laureati in criminologia che hanno studiato i fenomeni che portano al manifestarsi di situazioni critiche e che con il loro know-how possono aiutare a mettere a punto algoritmi di intelligenza artificiale sempre più complessi e a interpretare i dati in arrivo, solo per Snam, da oltre duemila telecamere e undicimila sensori, con un’intelligenza artificiale in grado di selezionare gli allarmi e mostrare agli operatori solo quelli effettivamente rilevanti. Perché è fondamentale che le macchine siano sempre più sofisticate ma è altrettanto importante che le persone dietro le macchine siano preparate a interpretare i segnali in arrivo. “Il ruolo di Citel per Snam – racconta Nils Fazzini, amministratore delegato della società – è la fornitura di piattaforme di governo e controllo della sicurezza: si tratta di piattaforme di alto livello che sono in grado di integrarsi con le diverse tecnologie scelte dal cliente per fronteggiare gli scenari da proteggere, soprattutto in un ambito così critico”.



fonte : skytg24