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venerdì, Apr 30

Come la Cina ha raggiunto la copertura totale di internet nelle scuole



Da Wired.it :

La Chinese Cyberspace Administration ha pubblicato un rapporto che rivela che negli ultimi anni il Dragone è arrivato a dare totale accesso a internet a tutte le scuole primarie e secondarie: un risultato che fa invidia all’Europa

(foto: Ipa)

La presenza e il corretto funzionamento di una connessione a internet sono un elemento imprescindibile per l’utilizzo efficace delle moderne tecnologie nell’insegnamento. E in Cina non hanno dubbi a riguardo: il paese infatti ha annunciato di aver raggiunto la piena copertura di internet nelle scuole elementari e medie. Ad attestare il risultato c’è un rapporto sullo sviluppo della Cina digitale reso noto da Sheng Ronghua, vicecapo della Cyberspace Administration of China, nel corso del quarto Digital China Summit tenutosi a Fuzhou, capoluogo della provincia orientale del Fujian.

A inizio aprile, anche Zhong Denghua, viceministro dell’istruzione cinese, aveva anticipato che tutte le scuole cinesi ora hanno pieno accesso a internet e che il 95,2% di esse è anche dotato di aule multimediali. Una situazione che è stata d’aiuto – e parallelamente si è sviluppata – durante la pandemia. Denghua ha infatti sottolineato che negli ultimi mesi i corsi online hanno prosperato in tutto il paese garantendo normali attività di insegnamento. Non solo quasi 300 milioni di insegnanti e studenti hanno rispettivamente fatto lezione online senza alcuna difficoltà.

Si tratta sicuramente di un risultato importante: il vice ministro ha sottolineato che insieme alla nuova rivoluzione tecnologica e alla trasformazione industriale, l’istruzione, tramite internet, è il settore destinato a subire cambiamenti rivoluzionari, aggiungendo che la Cina è disposta a collaborare con altri paesi nella condivisione di nuove tecnologie nell’istruzione e nelle risorse didattiche al fine di costruire un mondo migliore.

Secondo il rapporto presentato a a Fuzhou sullo sviluppo della Cina digitale, nel 2016 la copertura di internet in questi istituti era di circa il 79,4%. Nel mentre il 98,35% delle scuole sono state dotate di aule multimediali, che consentono di coniugare le innovazioni a nuove modalità di insegnamento. Avere internet a scuola non significa libero accesso allo smartphone: infatti sempre la Cina lo scorso febbraio ha vietato l’uso dei telefoni a scuola, stabilendo che gli alunni potranno portare il cellulare solo con un consenso scritto dei genitori. Il tutto per migliorare la loro concentrazione e prevenire la dipendenza da internet.

Gli altri dati

Sheng ha anche sottolineato che l’istruzione online e l’e-commerce hanno aiutato il paese nella lotta contro la povertà, aggiungendo che il valore delle vendite al dettaglio nelle zone rurali della Cina è cresciuto di quasi dieci volte, passando da 180 miliardi di yuan (27,7 miliardi di dollari) nel 2014 a quasi 1,8 trilioni di yuan nel 2020.

Inoltre, dal rapporto emerge che il totale di utenti internet in Cina ha raggiunto quota 989 milioni alla fine del 2020, con un indice di penetrazione del 70,4%. Inoltre, si legge, che durante il periodo del 13mo Piano quinquennale (2016-2020) sono state realizzate in tutto 718mila stazioni base 5G.

E in Europa?

Nel vecchio continente questo obiettivo è ancora lontano. La pandemia ha sicuramente sottolineato l’urgenza di adeguarsi dal punto di vista infrastrutturale e tecnologico. Non a caso l’Unione europea ha predisposto il Digital Education Action Plan (2021-2027) proprio con questo obiettivo. Fra gli intenti della Commissione c’è proprio la volontà di garantire il completo accesso internet nelle scuole in modo da avere un ecosistema digitale funzionante nell’ambito dell’istruzione.

Anche in Italia le cose non vanno ancora troppo bene. Sempre la Commissione europea aveva approvato il sostegno pubblico pari a 325 milioni di euro per fornire a 12mila scuole una connessione internet ultraveloce. Si tratta di scuole che si trovano in zone dello stivale dove gli investimenti privati non sono stati sufficienti per fornire a studenti e insegnanti una connessione abbastanza veloce. Anche il Pnrr parla di digitalizzazione, soprattutto alla luce delle numerose difficoltà riscontrate con la Dad, e si pone come obiettivo di portare internet in oltre 9mila scuole.

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[Fonte Wired.it]