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mercoledì, Giu 10

come monetizzare un capitale inutilizzato

Da Punto-Informatico.it :

Il periodo che stiamo vivendo non è certo uno dei migliori per le aziende e i settori colpiti dalle conseguenze del lockdown sono molteplici. Da un’indagine di Confindustria eseguita su un campione di 4.400 aziende prese in esame, un terzo delle imprese ha dovuto chiudere la propria attività, altrettante in forma parziale. Il 26% del totale dei dipendenti lavorano in smart working, mentre il 43% risulta totalmente inattivo.

Rispetto ai dati dello stesso periodo dello scorso anno c’è stato un calo del fatturato del 32%, percentuale che aumenta nelle aziende con meno di 10 dipendenti.

La strategia più comune da parte delle imprese per riuscire a superare la crisi sembra quella di attendere il ritorno alla normalità, ma la preoccupazione maggiore è legato alla difficoltà di garantire i flussi di liquidità.

In questo periodo è fondamentale per tutti ridurre gli sprechi e ottimizzare le proprie risorse, una sana gestione del patrimonio aziendale e un’ottimizzazione dei costi potrebbe fare senza dubbio la differenza.

Come rimettere in circolo il capitale improduttivo

Rimettere in circolo il capitale improduttivo con la vendita dei propri software usati è un metodo utilizzato da tempo, ma che in questo periodo di crisi potrebbe rivelarsi ancora più utile. Vendere le licenze software Microsoft inutilizzate, consentirebbe alla vostra azienda di recuperare l’investimento iniziale e utilizzare i ricavi in altri settori della propria attività.

Le licenze software in eccesso o in disuso possono senza dubbio rivelarsi una buona fonte di liquidità, ad esempio, se la tua azienda non utilizza più Microsoft Office 2016 oppure Windows Server 2016 perché ha preferito passare ad un sistema cloud come Microsoft 365 o, per altre ragioni, esistono in azienda licenze in disuso, società come Relicense sono pronte ad acquistare queste licenze per rivenderle ad altre società.

Le licenze di software di cui non avete più bisogno o che non avete mai utilizzato, sono capitale immobilizzato. Risulta molto più sensato valutare la vendita di queste licenze perché è normalmente possibile e legale.

In particolare, i contratti multi-licenza Microsoft sono molto richiesti e offrono la possibilità di rendere velocemente produttivo il capitale inutilizzato.

È legale vendere software usato?

Dal punto di vista legale la compravendita di software in passato è stata sotto esame e oggetto di diverse controversie, ma alla fine è stato formulato il principio di esaurimento. Ciò comporta che il diritto di distribuzione della proprietà intellettuale di una copia di bene protetto da proprietà intellettuale si esaurisce quando l’esemplare giunge legalmente sul mercato. Con una sentenza della Corte di Giustizia UE del 3 luglio 2012, la compravendita di software è stata dichiarata legittima e ha eliminato ogni dubbio sulla legittimità indicando le condizioni alle quali esse possono avvenire in piena sicurezza.

La vendita di un software deve rispettare dunque determinate condizioni, ad esempio i prodotti non sono scindibili nella loro unitarietà, Office non è divisibile e non è possibile vendere la licenza di Word continuando ad usare Excel. È un unicum che va venduto tutto insieme. La licenza di utilizzazione concessa dal produttore dev’essere illimitata nel tempo e con la manutenzione scaduta. Il software, naturalmente dev’essere distribuito nel rispetto della legge e deve inoltre di fatto essere ceduto. Ciò significa che: ci si deve assicurare che il software sia reso inutilizzabile da chi lo cede.

Ad esempio, se si volesse vendere un pacchetto con contratto multilicenza Microsoft andrà fornito il relativo MLS (Microsoft License Statement), l’accesso al contratto multilicenza nel Volume Licensing Service Center, che indica quali prodotti, quali versioni e in quale quantità possono essere ceduti in maniera legalmente sicura. Questo percorso è lungo e complesso ma garantisce la certezza del trasferimento ed evita controversie future. Per tale motivo questa procedura è applicabile ad aziende di medie dimensioni da almeno 500 postazioni di lavoro.

Come avviene la vendita di software usato

Ad esempio, affidando a Relicense l’acquisto del vostro software, una volta ricevute queste informazioni, quast’ultima calcola un prezzo di acquisto del pacchetto e propone un’offerta. Se l’offerta viene accettata, Relicense redige un contratto di acquisto (sourcing agreement), in cui sono specificate ancora una volta tutte le condizioni di contratto (condizioni di pagamento, lista delle licenze da trasferire, ecc.). Il trasferimento successivo delle licenze a Relicense AG avviene mediante l’utilizzo di appositi documenti che vengono notificati anche al Vendor al fine di garantire la massima trasparenza. Con la sottoscrizione del contratto e la messa a disposizione dei codici di licenza si conclude l’acquisto.

relicense_trasferimento_licenze

Risparmiare acquistando software usato

Acquistare software usato rimane sempre la scelta più valida per mantenere i costi aziendali sotto controllo, soprattutto per le piccole realtà l’acquisto di software usati da desktop fa diminuire il costo TCO (Total Cost of Ownership) cioè il costo totale di proprietà, che determina i costi del ciclo di vita di un bene IT, per l’acquisto, l’installazione, la gestione e la manutenzione.

Acquistare licenze di software usati permette di ottenere una serie di notevoli vantaggi tra cui:

  • Ridurre drasticamente i costi per l’IT nella vostra impresa, fino al 70% per i software
  • Acquistare precisamente la versione di software di cui avete bisogno per il vostro ambiente IT.
  • Avere un unico fornitore migliorando la capacità di trattativa nei confronti della
  • Destinare ad investimenti aziendali le risorse risparmiate.



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