Seleziona una pagina
martedì, Dic 03

Come nascono gli effetti speciali dei film dedicati agli Avengers


Interi mondi ricostruiti in digitale, body double per le scene di lotta, sintesi tra effetti visivi vecchi e nuovi. Come si generano le scene delle famose pellicole sui supereroi, spiegato da Jen Underdahl, visual effects producer di Marvel Entertainment

Gli effetti speciali contribuiscono in maniera decisiva al successo dei film dedicati agli Avengers, i vendicatori della Marvel. Un assunto all’apparenza banale, ma lo sembrerà meno dopo aver visto questo video: senza un massiccio, calibrato e ragionatissimo sforzo sul fronte visual effects queste pellicole non potrebbero letteralmente vedere la luce.

Jen Underdahl, visual effects producer per Marvel Entertainment, racconta come si lavora per rendere visibile l’impossibile e in che modo gli studi specializzati nel settore apportano il loro contributo a pellicole su cui tanti hanno voce in capitolo, dai registi (i fratelli Russo, ad esempio) ai boss degli studios.

Come spiega Underdahl, Digital Domain e Weta Workshop ad esempio sono stati fondamentali per lo sviluppo del personaggio di Thanos e hanno valorizzato al meglio il lavoro di scanning data e riprese a cui l’attore Josh Brolin si è sottoposto preventivamente sul set.

Uno dei rischi, guardando pellicole simili, è dimenticare che gli effetti speciali arrivano dopo il lavoro degli attori, come integrazione definitiva – che permette, nel caso di Thanos, di far interagire un personaggio altissimo e mostruoso con un altro, Tony Stark, molto più umano per dimensioni.

In molti casi ci vuole il meglio di entrambi i mondi – quello digitale e quello reale – per far combaciare le performance o rendere credibili personaggi che appartengono a realtà diverse (pensiamo all’adorabile Rocket Raccoon, procione antropomorfo già membro dei Guardiani della Galassia).

E per quanto il pubblico sappia benissimo che intere scene sono rigorosamente girate con l’ausilio del chroma key, è incredibile osservare il livello di dettaglio a cui arriva la creazione digitale degli spazi, ad esempio nella famosa scena di lotta presente in Avengers: Endgame, nota come Captain America vs Captain America.

È un compendio perfetto di più problemi affrontati in un solo colpo: su un background realistico, lo skyline di New York, viene ricostruito un intero mondo digitale di edifici, vetri, schermi, forniture di uffici, piante, che devono anche riflettersi su altre superfici. L’attore Chris Evans interpreta ambo le parti: ecco quindi il bisogno di un body double (un secondo attore) sul set per la scena di lotta. Il lavoro del doppio viene cancellato e il volto viene sostituito con quello dell’attore principale.

Tutti problemi che il buon vecchio Marty (Scorsese) non è abituato ad affrontare nei suoi film con criminali e poliziotti ambientati a Boston.

 

Potrebbe interessarti anche





Source link