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martedì, Gen 11

Come saranno le prime lenti a contatto smart



Da Wired.it :

È da anni che si parla di lenti a contatto smart ovvero il più piccolo e discreto display indossabile da applicare proprio sull’occhio, mostrando informazioni che possono essere percepite soltanto dall’utente e aprendo a una realtà aumentata alla massima espressione possibile. Al Ces 2022 sono stati anticipati due progetti in fase di sviluppo: il primo è di Mojo Vision (con Adidas) e pensa agli sportivi, ma quello più ambizioso è della società InWith e apre a scenari dalle grandi potenzialità. 

Mojo Vision sta lavorando a una lente a contatto con circuiti e sensori incorporati che possa dedicarsi a utenti sportivi, mostrando dati sull’allenamento in corso mentre si corre oppure si pedala, ma anche mentre si fa yoga o si gioca a golf. Per questo motivo, la società sta collaborando con numerose altre realtà, incluso il colosso Adidas, anche se l’obiettivo a lungo termine rimane quello di realizzare un supporto per utenti con difficoltà visive, con uno strumento adattivo per ovviare a problemi molto diffusi in una larga fetta della popolazione mondiale. Qualcosa di condiviso con altri progetti già noti.

Anche le lenti a contatto intelligenti progettate da InWith Corporation e raccontate al Ces 2022 penseranno agli utenti ipovedenti, ma anche a chi soffre di presbiopia, aiutando nella messa a fuoco di oggetti nelle immediate vicinanze. Inoltre, permetteranno di leggere informazioni mostrate davanti alla pupilla, come per esempio la velocità alla quale si sta viaggiando oppure la direzione da prendere suggerita dal navigatore, ma anche eventuali notifiche, orario e altri dati. Proprio come molti visori attuali, si collegheranno senza fili con lo smartphone fungendo da periferica indossabile. 

Dai film e libri di fantascienza fino a brevetti per ora solo ipotetici, le lenti a contatto smart sono una delle più attese tecnologie del futuro prossimo con tanti grossi nomi – da Samsung a Google – impegnati nella ricerca. E potrebbero tornare molto utili nel grande disegno del metaverso. Quando si vedranno in commercio? La strada sembra ancora lunga: rispetto a qualche anno fa si sono compiuti passi importanti sulla miniaturizzazione dei componenti e nella ricerca di materiali sempre più compatibili anche con un uso più invasivo nel corpo, ma permangono problemi ancora da risolvere come l’alimentazione (magari dal calore umano?) e, soprattutto, la trasmissione dei dati stabile e senza fili.



[Fonte Wired.it]