Come si prende la legionella, di che malattia si tratta e, infine, come si può prevenire? Nei giorni scorsi sono stati segnalati alcuni casi di legionella in via Rizzoli a Milano. Di questi, come riportato sul sito dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) della Città Metropolitana di Milano, alcuni sono stati ricoverati, mentre un paziente, un uomo di 91 anni, è deceduto all’ospedale San Raffaele di Milano.
La legionella
Con legionella si indica un batterio (Legionella pneumophila) che causa un’infezione polmonare. Chiamata legionellosi, in seguito a un’epidemia del 1976 diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana a Philadelphia, questa malattia si trasmette non da persona a persona, ma per via respiratoria, tramite inalazione e aspirazione di aerosol contaminato dal batterio. “Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide”, spiegano dall’Istituto superiore di sanità (Iss). “La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione”.
Fattori di rischio e sintomi
La malattia colpisce soprattutto gli anziani, i fumatori, chi soffre di malattie croniche che interessano i polmoni, e chi è immunodepresso. “Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla quantità di legionella presente e dal tempo di esposizione”, spiegano dall’Iss. La legionellosi si può così manifestare con la febbre di Pontiac, una forma della malattia più leggera che ha una sintomatologia simil-influenzale e che si risolve in 2-5 giorni oppure con la malattia del Legionario, che invece si manifesta, dopo un periodo di incubazione di 2-10 giorni, come una polmonite e può, nei casi più gravi, presentare sintomi come febbre, malessere, tosse, dolori articolari, sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci. “Tra le complicanze – ricordano gli esperti – possono esserci: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale”.
Come si prende la legionella
I batteri responsabili della malattia vivono e proliferano in luoghi caldi (tra i 25 e i 45 gradi) e umidi e sono presenti, quindi, in ambienti acquatici naturali, come per esempio acque sorgive, termali, fiumi, laghi, fanghi. Da qui possono raggiungere poi quelli artificiali, come condotte e impianti idrici degli edifici, ad esempio serbatoi, tubature, condizionatori, fontane e piscine. Per questo motivo, per prevenire le infezioni è necessaria per prima cosa “una corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio) e la loro manutenzione ed eventuale disinfezione”, concludono dall’Iss. Misure che sebbene non garantiscano l’eliminazione completa dei batteri, sono comunque in grado di contrastare la loro moltiplicazione e diffusione e, quindi, la probabilità di una contaminazione batterica grave.