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mercoledì, Lug 17

comprensione del linguaggio e biometria vocale


Assistenti virtuali, smart speaker e smart display sono tecnologie e dispositivi che stanno entrando in modo deciso nella vita quotidiana di tutti noi, sotto forma di applicazioni da installare sullo smartphone oppure attraverso apparecchiature dedicate che portiamo nelle nostre case, sulle nostre auto o in ufficio. Il sistema Lightning Engine annunciato da Nuance mira ad evolvere le modalità di interazione con questi sistemi che fanno leva su richieste e comandi esclusivamente vocali.

L’IA di Nuance per Lightning Engine

Si tratta di uno strumento riconducibile all’ambito dell’intelligenza artificiale e basato sull’impiego di reti neurali di quarta generazione (Deep Neural Network) che agli algoritmi di biometria vocale affianca una comprensione del linguaggio naturale (Natural Language Understanding). In termini pratici consente la realizzazione di esperienze personalizzate e caratterizzate da modalità più umane nell’interazione fra l’IA e l’utente.

Nel dettaglio, con Lightning Engine, Nuance permette di impostare un profilo vocale univoco, diverso da persona a persona, a cui servizi e piattaforme possono poi ricorrere quando ricevono in input un comando a voce: analizzandolo è possibile in pochi istanti riconoscere chi parla, rispondendo in modo personalizzato, senza costringere l’utente a doversi autenticare mediante password o altri metodi di login come le frasi di accesso (passphrase) preimpostate.

Nuance Lightning Engine

Vi è dunque un risparmio in termini di tempo, un ostacolo in meno per l’utente. Possiamo immaginare l’impiego della tecnologia ad esempio per l’interazione con un’entità virtuale nei servizi di assistenza o per il supporto alla vendita nel territorio e-commerce. Le applicazioni saranno molteplici, con i primi esempi concreti in arrivo entro l’autunno, lanciati da partner selezionati attraverso la piattaforma Intelligent Engagement fornita da Nuance. Così Brett Beranek (General Manager, Security Business della divisione Enterprise) commenta l’annuncio.

La biometria vocale non solo protegge il canale vocale ma, quando combinata con NLU, offre agli utenti anche esperienze fluide, senza problemi. Grazie a Nuance Lightning Engine le organizzazioni non devono passare il tempo a controllare se un cliente è quello che dice di essere quando interagisce attraverso il canale vocale. Possono, invece, iniziare immediatamente a personalizzare l’interazione, rendendola efficace, piacevole e naturale, non appena l’utente inizia a parlare.

La voce, oltre la password

L’intento è anche quello di incrementare la sicurezza, andando oltre il concetto tradizionale di password ritenuto da più parti ormai obsoleto. C’è chi prova a farlo con sistemi di autenticazione biometrica come la lettura delle impronte digitali o il riconoscimento del volto, chi invece ricorrendo alle Security Key da portare sempre con sé. La strada percorsa da Nuance con Lightning Engine è un’altra e poggia su ciò che rende la voce di ognuno di noi differente, unica, potenzialmente una chiave di accesso inviolabile per account e servizi.



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