L’incontro con la Commissione Intelligenza Artificiale per l’Informazione è stato un successo, secondo Gabriele Comuzzo, amministratore delegato del gruppo Gedi, che insieme al presidente Maurizio Scanavino ha presentato l’accordo con OpenAI, l’azienda madre di ChatGpt.
“Abbiamo illustrato i dettagli dell’accordo con OpenAI – afferma Comuzzo – che si basa su due principi fondamentali. Il primo riguarda l’adesione a un nuovo prodotto, SearchGpt, che ci permetterà di essere evidenziati come link nelle ricerche effettuate attraverso questo strumento. Questo ci darà la possibilità di aumentare il traffico sui nostri siti, consentendo agli utenti di accedere ai nostri contenuti tramite un motore di ricerca all’avanguardia come ChatGpt”.
Quanto ai tempi di lancio, Comuzzo spiega: “Il prodotto è stato già introdotto venerdì scorso per gli utenti premium di ChatGpt e presto sarà disponibile per tutti gli utenti, anche nella versione gratuita”.
Inoltre, l’accordo prevede l’accesso a una rete di editori internazionali specializzati in intelligenza artificiale. OpenAI ha stretto accordi simili con importanti editori internazionali di primo piano e noi potremo beneficiare di questa collaborazione per sviluppare esperienze nel campo dell’intelligenza artificiale.
Nell’ambito dell’audizione, è emersa l’importanza di garantire trasparenza nel processo di introduzione di questi nuovi prodotti. Comuzzo sottolinea che si terranno colloqui con i comitati di redazione, i giornalisti e i sindacati per assicurare che tutto avvenga in maniera chiara e aperta.
Rispetto alle preoccupazioni sollevate da varie parti, tra cui la Fnsi e il Garante della Privacy, Comuzzo rassicura: “Saremo estremamente precisi nell’applicazione e nella condivisione di queste tecnologie”. Inoltre, si prevede l’elaborazione di un codice di condotta sull’intelligenza artificiale che guiderà le decisioni future.
Infine, Comuzzo anticipa possibili collaborazioni con gli altri editori che parteciperanno al progetto OpenAI: “OpenAI favorisce la discussione e lo scambio di best practice tra i vari editori, offrendoci un vantaggio competitivo nella conoscenza e nell’implementazione di queste tecnologie”.
La partnership con OpenAI si prospetta come un’opportunità interessante per il gruppo Gedi, che si impegna a seguire un percorso di innovazione consapevole e condiviso.