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giovedì, Dic 23

Con le comunità energetiche chi ha l’auto elettrica può risparmiare 1000 euro all’anno



Da Wired.it :

In il D.L. 162/2019 (convertito in legge nel febbraio 2020) indica le condizioni per la costituzione delle comunità energetiche. Tra le più rilevanti vi sono:

 – la fornitura di “benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera la comunità, piuttosto che profitti finanziari”;

 – la partecipazione alla comunità è aperta a tutti, compresi i consumatori “appartenenti a famiglie a basso reddito o vulnerabili”;

 – la generazione di energia destinata all’autoconsumo deve avvenire “con impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW”;

 – l’energia prodotta deve essere condivisa “utilizzando la rete di distribuzione esistente” al fine dell’autoconsumo istantaneo dei membri della comunità;

 – i rapporti all’interno della comunità sono regolati “tramite un contratto di diritto privato” e i consumatori possono lasciare la comunità energetica quando lo desiderano.

Questa realtà rappresenta quindi un’evoluzione dello scenario energetico contemporaneo, puntando sulla produzione a chilometro zero e sulla generazione distribuita (anche mediante tecnologie innovative, come le reti “intelligenti” o smart grid). In più, trasforma il ruolo degli utenti, non limitandoli a semplici consumatori (consumer) ma a soggetti attivi nel processo produttivo di energia e del suo utilizzo (prosumer).

Secondo il rapporto Comunità rinnovabili 2021 di Legambiente, ci sono almeno 30 progetti sul territorio italiano legati al concetto di comunità energetica e di autoconsumo collettivo. Inoltre, tra le varie tecnologie “verdi” impiegate, il solare fotovoltaico detiene un ruolo primario, avendo generato oltre 25 GWh nel 2020, coprendo il 22,4% della produzione da fonti rinnovabili, davanti a eolico (16,2%) e bioenergie (15,8%).

Le potenzialità dell’energia solare per la transizione energetica non riguardano soltanto il mondo dell’edilizia, ma si estendono anche nell’ambito della mobilità. Uno studio dell’azienda norvegese Otovo, specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici a uso residenziale, ha infatti calcolato nel Belpaese un risparmio di oltre 1000 euro all’anno (su una percorrenza di 10.000 km) ricaricando l’auto elettrica con l’energia prodotta dai pannelli solari di casa rispetto a una vettura alimentata a benzina. La convenienza economica, seppur più ridotta, può interessare anche quadricicli e motocicli elettrificati nei confronti delle versioni con motore a scoppio.



[Fonte Wired.it]