Da quando nel 2006 Amazon ha lanciato Amazon Web Service (AWS), il colosso di Seattle non ha mai smesso di svilupparne la versatilità di utilizzo, implementando anno dopo anno strumenti progettati su misura.
Uno degli ultimi strumenti che è possibile sfruttare di AWS è PartyRock, una piattaforma basata sul servizio di AI generativa Bedrock che permette di creare delle mini-app basate su intelligenza artificiale in maniera davvero semplice, per cui alla portata anche di chi non ha la minima conoscenza di linguaggi di programmazione. Oltre alla creazione, PartyRock permette anche di condividere la propria creazione non solo con amici stretti, ma anche con tutti gli utenti che possiedono un profilo PartyRock. Naturalmente anche noi possiamo accedere ad altri progetti sviluppati da altri utenti.
Per chi non sapesse cosa sia Bedrock, in pratica si tratta di un servizio offerto da Amazon Web Service che consente agli utenti di accedere a modelli di intelligenza artificiale generativa ad altre prestazioni. Questo servizio permette di costruire, addestrare e distribuire applicazioni basate su AI generativa in modo più efficiente e scalabile.
L’AI bisogna istruirla bene
L’utilizzo di PartyRock è molto semplice, basta collegarsi all’indirizzo partyrock.aws, registrarsi e innanzitutto capire che tipo di AI si vuole creare. Una volta assegnato il nome all’AI naturalmente dobbiamo istruirla in modo che capisca di cosa abbiamo bisogno e come in tutte le intelligenze artificiali, più informazioni siamo in grado di dargli, più accurata sarà la risposta.
Per capire meglio il suo utilizzo abbiamo deciso di testarla durante un evento organizzato da Amazon per un utilizzo decisamente attuale: l’organizzazione delle nostre vacanze.
Come prima cosa abbiamo inserito le istruzioni (prompt) per ottenere un elenco di destinazioni prendendo in considerazione alcuni criteri e successivamente abbiamo chiesto alla nostra mini app appena creata di proporci delle destinazioni al mare con strutture poco dispendiose, rilassanti, al massimo 10 o 20 chilometri da una struttura termale, che prendano anche animali e che si trovino all’interno dell’Europa. In un attimo la nostra AI appena creata ci ha tirato fuori un elenco di destinazioni con tanto di indirizzo preciso di ogni struttura e ogni tipo di contatto.
Quello che non serve si toglie
Tutte queste istruzioni è possibile inserirle nel campo principale, ma per rifinire meglio la nostra AI personale è possibile personalizzarla in corso d’opera utilizzando dei campi aggiuntivi chiamati Widget. All’interno di tali widget potremo inserire ulteriori dettagli o elementi che l’AI deve tenere in considerazione nei suoi ragionamenti, e che potremo accendere o spegnere ad ogni utilizzo a seconda delle nostre esigenze. Se per esempio creiamo un widget dedicato ai ristoranti, con all’interno delle specifiche richieste sul fatto che vogliamo anche un elenco dei ristoranti di pesce vicino ad ogni struttura consigliata, basterà attivare il widget e la nostra AI implementerà questa richiesta nelle sue risposte.




