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venerdì, Giu 28

Condé Nast dichiara 20 nuovi esuberi e licenzia tre giornalisti


Il comunicato dei giornalisti di Condé Nast, l’editore di Wired

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(foto: Getty Images)

I giornalisti Condé Nast dichiarano lo stato di agitazione e contestano duramente la decisione dell’azienda di licenziare tre colleghi per motivazione economica a pochi giorni dalla chiusura di una breve campagna di incentivi (36 mesi netti), inaugurata dopo aver dichiarato 20 nuovi esuberi.

Dal 2013 a giugno 2019 i giornalisti impiegati nelle testate Condé Nast sono passati da 175 a 95 e scenderebbero a 86 in seguito ai licenziamenti e se vi fossero tutte le uscite richieste.

In meno di sei anni, Vanity Fair, Vogue, Glamour, Wired, Gq, Ad e Traveller hanno visto le loro redazioni dimezzarsi. E il trend non accenna a cambiare.

L’azienda, famosa in tutto il mondo per la bellezza e la qualità dei suoi giornali, punta sempre di più ad ampliare i propri orizzonti ad attività social, eventi e intrattenimento audio-video, tutte emanazioni 2.0 e 3D delle sue testate carta e web, che nel frattempo va svuotando dei giornalisti, sostituiti da altri profili e da collaboratori esterni che spesso forniscono contemporaneamente tanto i contenuti giornalistici quanto quelli commerciali.

Dopo la nuova ed ennesima dichiarazione di esuberi e otto uscite su incentivo, Condé Nast che in passato ha gestito le situazioni di crisi siglando accordi di solidarietà e più di recente ha affrontato una chiusura di testata chiedendo unilateralmente una cassa integrazione a zero ore per quattro colleghe, ora ricorre ai licenziamenti plurimi, fatto che non ha precedenti, senza discutere di ammortizzatori sociali con le rappresentanze sindacali.

La situazione è grave e preoccupante in senso lato. Sono in pericolo i posti di lavoro, il contratto giornalistico, la figura stessa del giornalista professionista e, nel ribadire l’intenzione di ridurre le redazioni al minimo, è in pericolo la qualità dell’informazione, nonché la sua imparzialità di fronte a possibili commistioni con il marketing e la pubblicità.

I giornalisti Condé Nast insieme con l‘Associazione lombarda dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa chiedono quindi l’immediato ritiro delle lettere di licenziamento e l’apertura di un tavolo sindacale che arrivi a gestire la crisi con l’uso di ammortizzatori sociali.

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