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martedì, Ott 05

Cop26, un’assemblea di persone comuni darà le sue proposte



Da Wired.it :

Gestita da una coalizione di oltre 100 organizzazioni, la Global citizens’ assembly è stata finanziata con quasi un milione di dollari. Avrà a disposizione cento posti, al via la selezione

Cento persone da tutto il mondo saranno presto sorteggiate per partecipare alla prima Assemblea globale dei cittadini per discutere della crisi climatica. L’assemblea verrà composta in modo tale da rappresentare correttamente la popolazione mondiale e vedrà i partecipanti prendere parte a eventi online e sviluppare proposte da presentare al vertice sul clima delle Nazioni Unite Cop26, che comincerà a Glasgow il prossimo 31 ottobre.

Gestita da una coalizione di oltre 100 organizzazioni provenienti da tutto il mondo, la Global citizens’ assembly è stata finanziata con quasi un milione di dollari dal governo della Scozia, dalla European climate foundation e può contare sul supporto dell’Onu e del Regno Unito. È possibile entrare a far parte dell’organizzazione come singoli o con la propria associazione iscrivendosi al loro portale (disponibile a questo link). Dopo aver completato l’iscrizione verrà fornito un toolkit con cui organizzare la propria Citizens’ assembly locale, in modo tale da poter partecipare in futuro ai prossimi eventi dell’organizzazione.

I componenti che parteciperanno alla Global assembly verranno scelti attraverso un processo in due fasi avviato lo scorso 24 giugno con l’ausilio delle organizzazioni locali. La prima parte del processo di selezione è stato avviato come una selezione diretta, durante la quale hanno usato le organizzazioni locali per scegliere dei possibili candidati. Per capire dove andare a selezionare le persone hanno usato dei dati della Nasa relativi alla densità di popolazione nel mondo per identificare le zone geografiche in cui avviare la prima parte del processo, riflettendo le proporzioni della demografica mondiale per restituire nell’assemblea una corretta rappresentazione della popolazione globale. A conclusione di questa prima fase sono stati identificate 675 persone, tra le quali quali verranno poi estratti i 100 partecipanti finali.

Il processo di selezione culminerà con la creazione di un corpo assembleare rappresentativo delle differenze di età, di genere, di educazione, geografiche e di opinione che rispecchi correttamente la popolazione mondiale. Per esempio, delle 100 persone estratte, 60 verranno dai paesi asiatici, 17 dall’Africa, la metà saranno donne e 70 persone saranno scelte tra chi guadagna meno di 10 dollari al giorno. Per tutti i lavori dell’assemblea, che dureranno 15 giorni, ogni partecipante riceverà uno stipendio, supporto tecnico e servizi di traduzione per garantire la completa comprensione dei lavori.

Un team di scienziati ed esperti a livello internazionale spiegherà i dettagli della crisi climatica e le potenziali soluzioni all’assemblea, che discuterà di come queste potrebbero funzionare nella pratica. Lo scopo sarà quello di provare a rispondere alla domanda: “Come può l’umanità affrontare la crisi climatica ed ecologica in modo equo ed efficace?” Le conclusioni dei lavori e i messaggi più importanti dell’assemblea saranno presentati ai leader dell’Onu durante la Cop26 e poi pubblicati in un rapporto che uscirà a marzo 2022.

Negli ultimi anni, le assemblee popolari sono state usate sempre più spesso per aiutare i paesi a decidere di questioni complesse di importanza nazionale. Per esempio, hanno giocato un ruolo chiave nella decisione dell’Irlanda di cambiare le sue leggi sull’aborto e in Regno Unito e in Francia sono state usate per discutere della crisi climatica e delle misure necessarie per affrontarla.





[Fonte Wired.it]