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lunedì, Nov 08

Copyright, l’Italia ha recepito la direttiva europea



Da Wired.it :

L’Italia recepisce in via definitiva la direttiva copyright dell’Unione europea sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale: via libera alla trattativa editori-piattaforme per l’equo compenso sui contenuti online. L’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) potrà intervenire in caso di mancato accordo tra parti. Sono alcuni dei punti qualificanti il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri venerdì 5 novembre. Le piattaforme online dovranno ottenere il consenso dei titolari dei diritti per permettere l’accesso al pubblico alle loro opere, anche quando gli utenti li caricano sui social network (sono escluse tra gli altri enciclopedie online, repertori didattici e scientifici, prestatori di mercati online e servizi cloud)

Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri introduce la responsabilità in capo ai “prestatori di servizi di condivisione di contenuti online” di assicurare “la conseguente remunerazione” dei titolari dei diritti per lo sfruttamento online delle loro opere, con la possibilità per gli autori di ricevere una quota dei proventi. Per il medesimo fine è stato introdotto un nuovo diritto connesso riconosciuto agli editori di giornali, in relazione all’uso delle opere giornalistiche diffuse sulle piattaforme digitali in questione.

L’Italia si aggiunge così ai paesi europei che via via stanno adottando la direttiva europea del 2019, dopo averla recepita in via preliminare già in agosto e ora perfezionata dall’esame del Parlamento. La scorsa settimana, per esempio, Alphabet ha annunciato il ritorno dal prossimo anno di Google News in Spagna, dove è assente da sette anni proprio per un mancato accordo con editori e politica. L’apripista a gennaio è stata la Francia, dove tuttavia la trattativa si è arenata e a luglio e il colosso digitale è stato multato a un’ammenda da 500 milioni di euro, per non aver negoziato “in buona fede” con gli editori della stampa.

Il provvedimento “rafforza la tutela degli autori e degli artisti con norme chiare e meccanismi trasparenti e adeguati all’era digitale”, è la linea del ministro della Cultura, Dario Franceschini. A favore di autori, artisti interpreti ed esecutori, tradizionalmente ritenuti più deboli, è stato introdotto il principio della remunerazione adeguata e proporzionata” al valore potenziale o effettivo dei diritti concessi in licenza o trasferiti, attraverso per esempio apposite clausole contrattuali per lo sfruttamento di opere musicali in streaming o con l’ammissibilità della remunerazione forfettaria. Tra le categorie titolari di diritti sono stati inclusi anche i direttori del doppiaggio, doppiatori, adattatori dei dialoghi e traduttori. Introdotte infine misure in materia di obblighi di trasparenza, di adeguamento contrattuale e di risoluzione del contratto di licenza esclusiva, in caso di mancato sfruttamento dell’opera.



[Fonte Wired.it]