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mercoledì, Apr 15

Coronavirus, come sta reagendo Amazon alla crisi



Da Wired.it :

Le azioni del colosso dell’ecommerce hanno guadagnato oltre il 23,6% quest’anno. Al via un allentamento sui prodotti commerciabili e un taglio delle commissioni

Amazon
(Photo by Smith Collection/Gado/Getty Images)

Lo shopping online è il settore che cresce di più durante l’emergenza coronavirus, e lo dimostrano gli ultimi dati finanziari di Amazon. Il colosso dell’ecommerce sembra resistere molto bene al lockdown, e le restrizioni sulle tipologie di prodotti riforniti e spediti, oltre alle proteste dei dipendenti che chiedono maggiore sicurezza, non hanno impedito all’azienda di crescere. Nella seduta dello scorso 14 aprile, il titolo ha guadagnato il 5,3%, facendo così schizzare il prezzo alla cifra record di 2.283 dollari ad azione.

Nel complesso, le azioni del gruppo guidato da Jeff Bezos hanno guadagnato oltre il 23,6% quest’anno, portando la valutazione di mercato della compagnia a quota 1.140 miliardi di dollari. E sull’onda di questa tendenza, gli analisti stimano che Amazon possa chiudere il primo trimestre fiscale del 2020 con un fatturato di 72,49 miliardi di dollari, addirittura in lieve aumento rispetto a gennaio, secondo quanto si legge su MarketWatch.

Dopo le limitazioni sui prodotti applicate nel mese di marzo, inoltre, ora il colosso di Seattle si prepara ad avviare gradualmente la sua fase 2. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal da settimana prossima l’azienda dovrebbe ricominciare ad accettare i rifornimenti da parte dei venditori terzi anche per prodotti doversi rispetto a quelli considerati essenziali fino a questo momento.

Il mese scorso la società aveva annunciato la decisione di limitare i rifornimenti dei suoi magazzini soltanto a categorie di prodotti particolari, tra cui alimentari, igienizzanti e prodotti sanitari, articoli per la casa, prodotti per bambini e libri. Questa decisione aveva quindi ridimensionato soprattutto il volume di prodotti inviati ai magazzini Amazon da parte di venditori di altri prodotti, che erano invitati a procedere autonomamente all’invio dei loro articoli direttamente ai clienti.

Secondo quanto riportato, già a partire dalla fine di questa settimana, però, i magazzini e i centri logistici degli Stati Uniti prima, e delle altre nazioni poi, inclusa l’ potrebbero gradualmente ricominciare a essere riforniti anche di prodotti considerati non essenziali. I volumi degli approvvigionamenti non saranno a pieno regime, perché in questa fase, che resta di emergenza, l’azienda continuerà a privilegiare soprattutto prodotti essenziali.

L’azienda precisa infatti che “a partire dai prossimi giorni accetterà una maggiore quantità di prodotti nei propri centri. I prodotti saranno limitati nella quantità per permetterci di continuare a stabilire le priorità nelle spedizioni e fare in modo le norme di sicurezza siano rispettate. Garantiremo anche la spedizione da parte dei partner di vendita delle merci nelle nostre strutture”, come si legge ancora sul Wall Street Journal.

Gli effetti di questa graduale riapertura a prodotti di diversa natura si vedranno quindi nelle prossime settimane, ma nel frattempo Amazon lavora per iniziare a ripristinare la gestione regolare dei processi logistici nei principali mercati in cui opera, impegnandosi a diffondere altri dettagli ai propri venditori. In aggiunta ha annunciato un taglio delle commissioni del suo programma di affiliazioni.

E che il volume d’affari della compagnia non abbia subito eccessivi contraccolpi è anche evidenziato dal fatto che Amazon ha annunciato nei giorni scorsi nuove assunzioni per oltre 75mila persone, che si vanno ad aggiungere ai 100mila nuovi posti di lavoro temporanei aperti negli Stati Uniti le scorse settimane soprattutto nei magazzini e nei centri logistici per far fronte all’aumento degli ordini.

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[Fonte Wired.it]