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venerdì, Nov 26

Coronavirus, cosa sappiamo sulla nuova variante scoperta in Sudafrica



Da Wired.it :

B.1.1.529: è questo il nome della nuova variante di Sars-cov-2 responsabile di un aumento  dei casi di Covid-19 in Sudafrica e che preoccupa le istituzioni sanitarie di tutto il mondo. La presenza della variante, identificata per la prima volta in Botswana e rilevata anche a Hong Kong in un viaggiatore che tornava dal Sudafrica, è stata annunciata in una conferenza stampa organizzata dal Dipartimento della salute del governo sudafricano. 

B.1.1.529 presenterebbe almeno trenta mutazioni a carico della proteina spike (molte di più rispetto alle varianti già conosciute), che potrebbero incidere sulla contagiosità del virus e sulla possibilità di eludere i vaccini: per il momento si tratta solo di ipotesi, e i ricercatori monitorano attentamente la situazione. Mentre l’Italia ha annunciato di aver sospeso l’ingresso delle persone che provengono dal Sudafrica, oggi si terrà la riunione tecnica dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per decidere se considerarla una variante di interesse o di preoccupazione e per conferirle il nome dall’alfabeto greco: presumibilmente la nuova variante si chiamerà Nu.

Una ripresa delle infezioni

Mercoledì 17 novembre le istituzioni sanitarie sudafricane hanno registrato 1.200 contagi da Covid-19: qualche settimana prima erano state rilevate solo 106 infezioni. Dalle analisi genomiche effettuate sulle sequenze virali, è emerso che probabilmente la responsabile di questa impennata di contagi è una nuova variante di Sars-cov-2, denominata B.1.1.529: a confermarlo il National Institute for Communicable Diseases (Nicd), una divisione dell’Istituto nazionale di sanità sudafricano. 

“Purtroppo abbiamo rilevato una nuova variante che è motivo di preoccupazione in Sudafrica“, ha detto il virologo Tulio de Oliveira, bioinformatico dell’Università di KwaZulu-Natal a Durban, in Sudafrica, durante la conferenza stampa, indetta piuttosto frettolosamente: “Sfortunatamente sta causando una ripresa delle infezioni“. 

Proprio come la variante Beta un anno fa, anche in questo caso si tratta di un cluster sudafricano, che per ora è circoscritto. B.1.1.529 è stata identificata per la prima volta in Botswana, e per ora è stata registrata in tre paesi: il Botswana, appunto, il Sudafrica e un solo caso a Hong Kong, ma si tratta di un viaggiatore di ritorno da Johannesburg, capoluogo della provincia di Gauteng. 



[Fonte Wired.it]