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venerdì, Dic 17

Coronavirus, il tavolo sull’emergenza scuola del ministero dell’Istruzione non si è riunito per mesi



Da Wired.it :

Era una sorta di comitato tecnico scientifico dedicato alla scuola, un tavolo permanente con i ministeri dell’Istruzione e della Salute e le organizzazioni sindacali scolastiche. O, almeno, avrebbe dovuto esserlo. Sì, perché l’organismo istituito attraverso il protocollo per la riapertura in sicurezza istituito nell’agosto 2020 ha smesso di riunirsi a dicembre dello stesso anno. A scoprirlo, ottenendo la documentazione che lo attesta, sono stati due docenti assistiti dai legali del comitato Idea Scuola, che ha condiviso le carte con Wired.

In cosa consiste il comitato

Intanto, il tavolo. Il protocollo firmato il 6 agosto 2020 istituiva questo organismo, nato, si legge nel testo, “con funzioni di gestione condivisa relativa al confronto sull’attuazione del Documento tecnico scientifico presso le istituzioni scolastiche”. Qui sarebbero dovute arrivare “le questioni di maggiore interesse e le criticità” segnalate dagli uffici scolastici regionali e dai sindacati. Rispetto alle quali il tavolo permanente avrebbe dovuto “formulare pareri, indicazioni e linee di coordinamento. Non solo. Tra le sue competenze anche quella di “richiedere al ministero della Salute l’indicazione di eventuali e ulteriori misure proporzionate all’evolversi della situazione epidemiologica e volte ad assicurare la piena ed effettiva tutela della salute degli studenti e di tutto il personale scolastico coinvolto”.

Il punto è che quello che era nato come tavolo permanente in realtà ha smesso di riunirsi nel mese di dicembre 2020. Stando alla documentazione ottenuta, i ministeri dell’Istruzione e della Salute e i sindacati si sono riuniti il 6, il 17 e il 20 novembre e il 4 dicembre. Ultime sedute il 17 e 18 dicembre, con la partecipazione delle regioni. Sei riunioni in tutto, se si escludono quelle di luglio e agosto che hanno portato alla definizione del protocollo. Mentre l’anno scolastico è proseguito fino al mese di giugno 2020. Un anno scolastico, bene ricordarlo, che gli studenti delle secondarie hanno vissuto per larga parte in didattica a distanza (Dad).

All’epoca dell’ultima riunione del tavolo era ancora in carica il governo Conte bis, con Roberto Speranza alla Salute, ruolo che ricopre tuttora, e Lucia Azzolina all’Istruzione, poi sostituita da Patrizio Bianchi nell’esecutivo Draghi. Wired ha chiesto a quest’ultimo dicastero conferma della sospensione di questi incontri. E, nel caso, di capire chi e perché l’abbia decisa. A metà dicembre dello scorso anno l’Italia stava infatti vivendo la fase discendente della seconda ondata, con un numero di contagi giornalieri di poco superiore a quello di questo giorni. Ma, soprattutto, senza alcun vaccinato. La campagna di immunizzazione, infatti, sarebbe iniziata solo una decina di giorni più tardi, coinvolgendo innanzitutto il personale sanitario.

Un forum superato

Viale Trastevere non ha risposto alle domande di Wired. Si è limitato, tramite l’ufficio stampa, a far sapere che “il Protocollo indicato è scaduto ed è stato superato da quello siglato lo scorso 14 agosto 2021 che prevede ancora tavoli con le organizzazioni sindacali per il monitoraggio. Tavoli che sono stati convocati in questi mesi dopo la sigla del contratto”. Una riconferma che lascia intendere come al ministero dell’Istruzione questo confronto con i sindacati della scuola sia ritenuto utile. Chi e perché abbia deciso di sospenderlo un anno fa, con le secondarie di secondo grado in Dad e una campagna vaccinale che ancora doveva partire, non è dato sapere.

Così come non è dato sapere di cosa si sia discusso in quelle poche sedute andate in scena tra il novembre e il dicembre dello scorso anno. O meglio: l’ordine del giorno è noto, il contenuto della discussione no. Il motivo? Le riunioni non sono state verbalizzate. A metterlo nero su bianco, rispondendo lo scorso 10 settembre a una delle tante istanze dei due docenti e dei legali del comitato Idea Scuola, è stato Jacopo Greco, capo del dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione.

Gli incontri, scrive infatti, si sono tenuti “con collegamento telematico in remoto”. E aggiunge che “in considerazione anche della particolare modalità di svolgimento, non si è proceduto a verbalizzarne il contenuto. Esatto: le riunioni in collegamento streaming non sono state verbalizzate. Chissà, magari è solo perché le hanno registrate utilizzando l’apposita funzione di Microsoft Teams, la piattaforma impiegata in viale Trastevere per le riunioni organizzate con questa “particolare modalità di svolgimento”.



[Fonte Wired.it]