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lunedì, Mag 25

Coronavirus, partirà in tre regioni la sperimentazione dell’app Immuni


Il test partirà in una regione del Nord, una del Centro e una del Sud. È in corso l’incontro tra i ministri dell’Innovazione Pisano, della Salute Speranza e le regioni proprio sulle ultime fasi di avvio. Al via libera si è aggiunto anche l’invio della attesa relazione da parte del ministero della Salute al Garante della Privacy

Partirà in tre regioni, una al Nord, una al Centro e una al Sud, la sperimentazione della app di tracciamento Immuni. È quanto apprende l’Ansa mentre è in corso l’incontro tra i ministri dell’Innovazione Pisano, della Salute Speranza e le regioni proprio sulle ultime fasi di avvio. Al via libera si è aggiunto anche l’invio della attesa relazione da parte del ministero della Salute al Garante della Privacy (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – LO SPECIALE).

Come funzionerà l’app

approfondimento

Coronavirus, le prime immagini della app Immuni FOTO

Nella giornata di oggi sono state caricate anche le prime immagini di Immuni sul sito del ministero. Sono innanzitutto dedicate allo “status” dell’app e ricordano che il servizio resta attivo anche se l’applicazione dovesse essere chiusa. Quanto al caricamento dei dati, si avvisa che è necessaria “l’assistenza di un operatore sanitario autorizzato”. Tra i dati che verrano caricati anche la zona di provenienza, la provincia, e le informazioni epidemiologiche, “ad esempio la durata della tua esposizione a un utente positivo”. L’alert che rileva il contatto a rischio è di colore arancione. All’utente viene chiesto se ha manifestato certi sintomi: “febbre di qualsiasi grado, tosse, affaticamento, difficoltà respiratoria e perdita di gusto o olfatto”. Se la risposta affermativa si segue una procedura d hoc, in caso contrario si è invitati a seguire “semplici accorgimenti” fino alla data stabilita, come “restare in casa” e “rispettare le misure di distanziamento fisico (almeno un metro)”. L’app racconta il suo funzionamento: Immuni associata a ogni telefono un codice casuale, i telefoni che si avvicinano scambiano i rispettivi codici casuali e in caso di riscontro con un positivo l’utente viene avvertito. Si passa per una serie di interfacce che chiedono di attivare le notifiche di esposizione al Covid, e il Bluetooth, che è la tecnologia di base. Nella notizia, che accompagna la scheda del progetto dell’app, si sottolinea come Immuni abbia “lo scopo di migliorare efficienza e velocità nell’individuare soggetti che hanno avuto contatti con persone risultate positive agli esami di laboratorio. Il nuovo sistema potrà contribuire anche all’individuazione di eventuali nuovi focolai. Tutto questo nel rispetto della privacy e della sicurezza individuale e nazionale”.



fonte : skytg24