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giovedì, Apr 09

Coronavirus, perché il prezzo dei limoni sta aumentando



Da Wired.it :

DAumenta la domanda perché i limoni vengono sempre più come disinfettanti naturali e anche per prodotti igienizzanti contro il coronavirus, ma la produzione non è sufficiente

(Foto di Richard John da Pixabay)

Non sono solo gli scaffali di farina e lievito a essere presi d’assalto in questo periodo. In Europa e nel resto del mondo, si moltiplicano anche le richieste di limoni, impiegati come disinfettante naturale. Secondo una recente indagine di Coldiretti, però, all’aumento esponenziale della richiesta non corrisponde l’effettiva disponibilità di questo prodotto, così i prezzi stanno volando alle stelle.

L’aumento delle richieste non è legato soltanto alle proprietà benefiche della vitamina C, ma soprattutto all’impiego sempre più estensivo del limone nella produzione di disinfettanti a base alcolica usati per la pulizia nell’emergenza coronavirus. In Turchia, per esempio, il succo dell’agrume giallo è impiegato nella produzione di igienizzanti usati sia nei locali pubblici sia in casa, e questo ha fatto impennare i consumi e le richieste, portando il governo a controllare le esportazioni proprio come accade a mascherine e respiratori polmonari.

Come si legge su Repubblica, poi, in Turchia, dove la corsa del Covid-19 sta ormai raggiungendo le cifre di Italia e Spagna in tempi molti rapidi, le autorità hanno deciso di mettere in campo una strategia quasi protezionistica sui limoni, sempre più utilizzati come prodotto per la pulizia e la sanificazione. Come diretta conseguenza la domanda di limoni è aumentata del 30% e i prezzi nel supermercato sono triplicati.

In Europa

Ma la situazione non è diversa in Europa, dove la Spagna, che per quantità è il primo produttore di limoni del continente, si è trovata a fare i conti con un calo della disponibilità a causa di problemi climatici che hanno colpito le coltivazioni del paese. Così, a quantità inferiori corrispondono maggiori costi di produzione che si ripercuotono su tutta la catena dell’approvvigionamento. A fronte della crescita costante delle richieste, che arrivano ormai da tutti i paesi d’Europa, il sistema rischia di non reggere.

E tra i colpiti dall’aumento delle richieste di limoni c’è ovviamente anche l’Italia, che rappresenta il secondo paese europeo per volume di produzione, con oltre 25mila ettari di coltivazioni, e conta anche alcune delle varietà migliori, con ben 6 tipologie di limoni Igp riconosciuti dall’Unione europea. Anche il nostro paese non sembra però in grado di far fronte alla crescente richiesta che si sta presentando in questo periodo, soprattutto a causa del calo della produzione.

Secondo i dati di Coldiretti, nel 2019 si sono ottenuti oltre 3,8 milioni di quintali di limoni in tutta la penisola, con un calo del 14%. Ma un simile volume di produzione non è sufficiente a sostenere i consumi interni e le richieste dall’estero. Dall’inizio dell’emergenza, per esempio, soltanto in Sicilia, che è la regione in cui si concentra oltre l’85% della produzione nazionale, la domanda è aumentata del 30%. In Campania, dove c’è stato un 50% in meno di produzione, i prezzi per i limoni di Amalfi sono passati da 0,60 euro a 1,20-1,50 euro al chilogrammo, e per i limoni calabresi si registrano aumenti di prezzo di circa il 10-15%.

Attenzione alle fake news

E chissà che oltre all’impiego sempre più massiccio dei limoni come disinfettanti naturali, a far lievitare la domanda di questo agrume a livello mondiale non abbia contribuito anche la fake news secondo cui gli israeliani riescono a combattere il coronavirus grazie a un mix di bicarbonato di sodio e limone in acqua bollente bevuto ogni giorno. La notizia, diffusa inizialmente su Facebook, ha ovviamente trovato nelle scorse settimane numerose smentite da parte di tutte le istituzioni e di varie testate, tra le ultime anche Reuters.

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[Fonte Wired.it]