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giovedì, Apr 16

Coronavirus, scelta l’app di Bending Spoons per contact tracing



Da Wired.it :

Funziona con il bluetooth. Il commissario Arcuri firma il decreto per assegnare lo sviluppo della piattaforma. Perché sia utile serve che la scarichi il 60% della popolazione

Contact tracing (Getty Images)
Contact tracing (Getty Images)

Con un’ordinanza di tre righe resa pubbliche nella serata di giovedì 16 aprile, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha disposto la stipula del contratto che darà ufficialmente il via al processo di messa in funzione dell’app per la raccolta di informazioni utili al tracciamento dei contagi da coronavirus. Incaricata del progetto, come raccontato da Wired, è l’azienda italiana Bending Spoons, specializzata nello sviluppo di app ludiche e tra le più importanti al mondo, che offrirà il suo servizio per “spirito di solidarietà” e dunque “al solo scopo di fornire un proprio contributo volontario e personale, utile a fronteggiare l’emergenza da Covid-19“, si legge nelle considerazioni allegate al documento.

Primo nome nella lista selezionata dalla task force incaricata dal ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, e poi affidata al vaglio del governo, Bending Spoons si è aggiudicata un bando al quale hanno partecipato altri 318 progetti. Il tempismo è stato centrale nel lavoro della task force, la quale ha dovuto valutare tutte le opzioni di tracciamento in tempi brevissimi, per permettere al governo di avviare la fase operativa.

Fino a questa fase il progetto di Bending Spoons è stato portato avanti con la collaborazione del Centro medico Santagostino, realtà medica nazionale che ha costruito il suo successo anche grazie alla gestione digitalizzata dei propri servizi.

Come funzionerà l’app

Nonostante non siano state divulgate le caratteristiche tecniche del servizio di trattamento, l’infrastruttura per il tracciamento si baserà sulla tecnologia Bluetooth, che permette a un dispositivo di conoscere quelli vicini con cui è entrato in contatto all’interno del suo campo d’azione e di tenerne traccia in una lista che rimane salvata sul medesimo. Solo nel caso in cui un cittadino dovesse risultare positivo ai test, le informazioni raccolte dall’app verranno condivise con il personale sanitario in modo da diramare una comunicazione a chi è stato esposto al contagio. A quanto si apprende, l’app non dovrebbe integrare alcun meccanismo di tracciamento della posizione (tecnologia gps), così come indicato dal Garante europeo per la privacy e dal Consiglio che riunisce i garanti dei Paesi membri (Edpb).

Il ministro Pisano ha ricordato che l’uso della app sarà volontario. Perché sia efficace, però, sia il garante della privacy italiano, Antonello Soro, sia lo stesso ministro per l’Innovazione, hanno osservato che è necessario che sia scaricata da almeno il 60% della popolazione.

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[Fonte Wired.it]