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venerdì, Mar 13

Coronavirus, Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale



Da Wired.it :

Quello che fino a ieri definiva “virus straniero” ora è ufficialmente diventato un virus americano: il presidente ha sbloccato 50 miliardi di dollari di fondi federali per affrontare l’emergenza

Trump parla alla nazione dal prato della Casa Bianca (foto: JIM WATSON/AFP via Getty Images)

Parlando nel Giardino delle rose della Casa Bianca alle 20 (ora italiana) del 13 marzo insieme ai suoi consiglieri e collaboratori, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di aumentare gli strumenti a sua disposizione per combattere la pandemia da coronavirus: la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale. Mentre i casi di contagio negli Usa hanno sorpassato quota 2000, Trump – dopo un atteggiamento tutt’altro che preoccupato, proseguito fino a pochi giorni fa – ha deciso di invertire la rotta, spiegando che renderà disponibili agli stati 50 miliardi di dollari in fondi federali per affrontare il virus. “Dichiaro ufficialmente lo stato di emergenza nazionale, due parole molto pesanti”, ha spiegato con la necessaria gravità il presidente.

Il tycoon ha inoltre spiegato che renderà disponibili milioni di test (nei giorni scorsi diversi media americani hanno riportato i numeri, giudicati molto deludenti e al di sotto delle aspettative, di statunitensi sottoposte a test), e sollecitato “ogni stato a organizzare centri di emergenza con effetto immediato”. Dopo aver definito il contagio come frutto dell’opera di un “virus straniero”, il presidente degli Stati Uniti ha per la prima volta affrontato l’epidemia come un problema domestico, dando maggiori poteri al suo segretario della Salute Alex Azar.

Cos’è lo stato di emergenza nazionale

Di una gravità che è tutta nel suo nome, lo stato di emergenza nazionale può essere proclamato dal presidente degli Stati Uniti – a sua discrezione – per fornire al commander-in-chief strumenti straordinari per occuparsi di avvenimenti eccezionali che mettono in pericolo la sicurezza del paese. In questa speciale deroga alla costituzione americana, il presidente può ottenere fondi speciali per far fronte a un’emergenza, ma anche porre in essere leggi che gli permettono una vasta gamma di azioni, dal congelare i conti correnti al limitare le comunicazioni elettroniche.

In realtà, spiega l’Atlantic, i poteri emergenziali sono assegnati dalla costituzione americana al Congresso, ma nella storia i presidenti ne sono sempre stati gli esecutori. Col National Emergencies Act del 1976, il parlamento americano ha stabilito che il presidente in carica può dichiarare lo stato di emergenza a sua discrezione, ma deve specificare nella dichiarazione che poteri accessori intende utilizzare per far fronte all’emergenza, aggiornare quotidianamente sul loro impiego e riportare al Congresso ogni semestre sui fondi federali che spende.

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[Fonte Wired.it]