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venerdì, Mar 27

Coronavirus, un gioco che insegna ai bambini le regole dell’emergenza


Anche i bambini, come gli adulti, possono risentire dell’ansia e dello stress legati all’emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia da Covid-19 (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA).
La convivenza forzata, il cambiamento delle abitudini e l’impossibilità di uscire di casa, soprattutto se protratti nel tempo, possono essere dei fattori stressanti anche per i più piccoli, che spesso faticano a comprendere e a dare il giusto significato a quello che gli accade intorno.
Ma se il compito di supportarli dal punto vista psicologico ed emotivo spetta ai genitori (10 CONSIGLI PER VIVERE AL MEGLIO L’EMERGENZA CON I BAMBINI), la comprensione delle regole dettate dal Ministero della salute per limitare la diffusione del Covid-19 può passare anche attraverso il gioco.
Gli studenti e i professori della II C del Liceo Scientifico Statale Corradino D’Ascanio di Montesilvano hanno sviluppato un divertente videogioco didattico, rivolto a un pubblico di bambini, finalizzato a favorire la memorizzazione e la comprensione delle precauzioni da adottare per prevenire il contagio.
Si chiama “Memory Etciù … e il virus non c’è più !” ed è disponibile gratuitamente sulla piattaforma gamefalconeborsellino.it, che propone altri due progetti: follow the money e rinascita scott, entrambi dedicati alla lotta alle mafie.

L’idea alla base del progetto

Realizzato sotto la guida dei docenti Graziano Fabrizi, Monica Mariani e Rita De Vincentiis, il gioco è stato sviluppato grazie al contributo di tutti gli studenti della classe in soli 15 giorni. Trae ispirazione da Super Mario Bros e dagli arcade games degli anni ’80 e insegna ai bambini l’importanza di lavarsi le mani, di non toccarsi il volto, e di tutte le regole fondamentali per arginare la diffusione del coronavirus.
Funziona come un memory, le cui tessere da abbinare richiamano in maniera simbolica le precauzioni da adottare per prevenire il contagio. Ogni regola è associata a una rima, le quali insieme vanno a comporre una filastrocca che riassume tutte le regole dettate dal Ministero.

Il gioco come strumento didattico

“La nostra iniziativa è nata nel 2019 per il concorso indetto dal Miur e dalla Fondazione Falcone per il 23 maggio. Il portale è una piattaforma pensata per aiutare ragazzi ad avvicinarsi a certi argomenti. Il gioco come strumento didattico insomma”, spiega Fabrizi, docente di disegno e storia dell’arte.
“Ci siamo chiesti come fare educazione alla legalità e alla cittadinanza in modo coinvolgente per gli studenti e come aiutare i colleghi e abbiamo pensato ai videogiochi ispirati a Super Mario. I software sono gratuiti e abbiamo realizzato tutto da soli”, continua il professore.
Nei videogiochi sviluppati dagli studenti non c’è violenza e non ci sono armi. “Cerchiamo di usare un linguaggio rispettoso visto lo scopo che abbiamo. Ad esempio nel videogioco contro la ‘ndrangheta il magistrato Gratteri vola su un libro e lancia le manette ma non spara”, spiega il docente.


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fonte : skytg24