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martedì, Apr 25

cosa cambia rispetto a ChatGPT | Wired Italia



Da Wired.it :

Uno dei primi esempi di impiego è stato quello di assegnare a AutoGPT il compito di generare una ricetta nuova e non-convenzionale per una festa imminente tipo la Pasqua, memorizzarla in un file e interrompersi in ogni attività appena giunto allo scopo. Il neonato Chef-GPT – così è stato soprannominato – ha risposto che avrebbe cercato fra gli eventi più vicini per trovare quello adatto alla creazione di una ricetta unica. E così è iniziata la caccia, stabilendo che un sito di eventi sarebbe stato ideale, poi si è concentrato su aprile e alla fine ha scelto la Giornata della Terra del 22 aprile. Il risultato è stata la creazione di una ricetta: la Earth Day Quinoa Salad. Missione compiuta in 1 minuto e 46 secondi. Sembra una banalità ma se si riflette il software ha compiuto più azioni diverse per raggiungere lo scopo. Un chatbot convenzionale avrebbe assolto solo parzialmente al compito.

Perché AutoGPT è davvero speciale

Auto-GPT è un ulteriore tassello importante di sviluppo per il modello GPT perché è in grado di stabilire un percorso di avvicinamento e raggiungimento dell’obiettivo finale articolando azioni di diverso tipo: una specie di pensieri, ragionamenti e criticità. Nel caso della ricetta il primo pensiero dell’IA è stato quello di “cercare eventi imminenti per trovarne uno adatto alla creazione di una ricetta unica“. Sulla base di questa azione il ragionamento è stato quello di trovare un evento imminente capace di aiutarlo “a trovare una ricetta pertinente ed entusiasmante“. Le criticità sono state relative a potenziali vincoli o limitazioni alle azioni.

Come se non bastasse è concentrato di più tecnologie: si affida a GPT-4 per la generazione di testo e GPT-3.5 per l’archiviazione dei file e il riepilogo, si connette a internet per recuperare informazioni e dati, mette a disposizione una memoria a medio e lungo termine, nonché (opzionalmente) funzionalità di sintesi vocale tramite la tecnologia di ElevenLabs.

Come usare AutoGPT

AutoGPT è un software che non richiede competenze di sviluppo super professionali ma certamente è un po’ più complesso da usare rispetto a ChatGPT, soprattutto perché ha bisogno di strumenti che un comune utente normalmente non usa.

Ad ogni modo se si vuole sperimentare senza troppo impegno basta cercare su Google delle interfacce per AutoGPT già preconfezionate. Si pensi per esempio ad AgentGPT oppure GodMode, che non richiedono chiavi Api per procedere a un primo contatto.

Chi invece vuole testare seriamente AutoGPT deve disporre di una versione di Python 3.8 (o superiore), una chiave API OpenAI, una chiave API Pinecone; e una chiave API ElevenLabs se si desidera anche la funzione di sintesi vocale. Dopodiché, consultate tutte le informazioni utili disponibili sulla pagina GitHub del progetto AutoGPT GitHub, non resta che cliccare sul tasto verde Codice e scaricare il file Zip.

A quel punto il suggerimento è di usare uno strumento come PowerShell o comunque una interfaccia a riga di comando per digitare git clone https://github.com/Torantulino/Auto-GPT.git in modo da clonare il repository GitHub, poi digitare cd ‘Auto-GPT’ per avere accesso diretto alla directory dell’intero progetto. Poi ancora digitare pip install -r requirements.txt per avviare l’installazione. Infine, non resta che rinominare il file .env.template in .env e inserire la propria chiave API OpenAI. Dopodiché la strada è in discesa perché per usare AutoGPT basta poi dare un nome al bot e assegnare un obiettivo da raggiungere.



[Fonte Wired.it]