Seleziona una pagina
lunedì, Ott 26

cosa è successo in Italia

Da Punto-Informatico.it :

Una indagine Qaplà, “azienda che ha creato un sistema integrato innovativo che permette di ottimizzare i processi di gestione e di spedizione degli ordini“, consente di fotografare quello che è stato il rilassamento degli italiani nei confronti degli acquisti online durante i mesi post-lockdown, in particolare per quanto concernente i servizi di delivery. I dati convergono ne fotografare un’Italia che, appena ha potuto, è tornata nei ristoranti, abbandonando – parzialmente – il ritmo di ordinativi dei mesi antecedenti.

Alti e bassi: l’Italia del delivery

La diminuzione complessiva è pari al 21,7%, con picco al ribasso nel settore food (-37%). Molte componenti convergono nel determinare una flessione tanto accentuata, ma le stesse condizioni possono ora diventare un trampolino verso la nuova stagione che sta arrivando. Le chiusure dettate dall’ultimo DPCM, infatti, impongono alla ristorazione – soprattutto in orario serale – la necessità di far affidamento al delivery.

Dati Qapla

Da qui a fine anno, quindi, sarà questa una risorsa essenziale a cui molti potranno fare affidamento, il che ribalterà le percentuali di calo registrate nei mesi estivi.

Un generale calo estivo delle vendite si verifica storicamente ogni anno, ma nel 2020 questo trend è stato senza dubbio accentuato dalle alte percentuali di vendita registrate durante la pandemia, soprattutto per quei settori dove il ricorso all’eCommerce non era quasi contemplato prima del lockdown. In questo anno di forti cambiamenti e di trasformazione delle nostre vite e abitudini, possiamo dire che nel campo dell’eCommerce i progressi sono stati tanti, ma siamo ancora nella fase iniziale di questo cambiamento epocale. Certo è, che le persone stanno sperimentando una nuova realtà e sarà difficile tornare completamente alle vecchie abitudini

Roberto Fumarola, CEO & Founder di Qaplà

Se si considera che l’annata aveva fin qui visto in forte aumento le consegne a domicilio (Qaplà aveva già registrato ad esempio un aumento del 29,4% rispetto al 2019), tale percentuale potrebbe addirittura lievitare a fine anno alla luce di un exploit nell’ultimo trimestre destinato a segnare ulteriormente le abitudini degli italiani.



Fonte Punto Informatico Source link