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Cosa lega il krill, un minuscolo crostaceo, al primo prigioniero politico russo in Antartide

by | Nov 24, 2025 | Tecnologia


Il krill è un minuscolo crostaceo autoctono dell’Antartide e ha caratteristiche uniche: secondo diversi studi sarebbe la specie animale più presente sul nostro pianeta in termini di biomassa. Un branco di krill, nell’oceano Antartico, può raggiungere e in alcuni casi superare l’estensione di una regione italiana. Parliamo di una specie animale essenziale per l’intero ecosistema polare: costituisce il nutrimento, tra gli altri, per uccelli marini, calamari, balene, pinguini e foche.

Pshenichnov è un esperto di krill e un nome importante della biologia marina antartica. Partecipò alla sua prima spedizione da scienziato sovietico all’inizio degli anni Ottanta, nel mare dei Cosmonauti, e fu tra i primi a osservare il comportamento del pesce ghiaccio Chaenodraco wilsoni. Ormai da vent’anni ricopre il ruolo di coordinatore del programma di osservazione scientifica dell’Ucraina nelle ricerche del Ccamlr.

Quanto vale la pesca del krill

La pesca del krill è aumentata notevolmente nell’ultimo decennio. Mediamente dal 2019 al 2023 sono state pescate oltre 415mila tonnellate di krill, rispetto alle 266mila tonnellate medie annue registrate tra il 2013 e il 2018. Il krill viene usato nella pesca, nell’acquacoltura e nel settore degli integratori alimentari (come la farina di krill, le pastiglie e l’olio di krill). Secondo diverse stime, entro il 2030 la pesca del krill varrà almeno 1 miliardo di dollari all’anno. Proprio per via di questo sfruttamento crescente, organi come la Convenzione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide hanno spinto per la creazione di aree naturali protette già recente passato. A partire dal 2024, però, Russia e Cina hanno collaborato per evitare che tali aree protette potessero nascere. È per via di questi scontri diplomatici che alcuni hanno parlato di “guerra del krill”.

Perché la Russia ha arrestato Pshenichnov

I giornalisti del quotidiano britannico Guardian sono riusciti a ottenere i documenti ufficiali con cui la Russia accusa il biologo. Ci sono alcuni dettagli interessanti. Pshenichnov viene definito un “cittadino della Federazione Russa” che “è passato dalla parte del nemico” aiutando la delegazione ucraina alla conferenza antartica.

L’accusa è doppia: da una parte è di aver tradito il proprio paese e dall’altra di aver usato le proprie ricerche per boicottare la pesca russa di krill in Antartide, danneggiando gli interessi di Mosca. Se Pshenichnov ha il passaporto russo, però, è solamente per via dell’annessione russa della Crimea, per via della quale tutti i residenti sono ora considerati russi da Mosca, e non più ucraini. Dire che il biologo è “passato dalla parte del nemico”, considerato il contesto, è una rivendicazione significativa sul piano internazionale, oltre che beffarda.

Le reazioni della comunità internazionale

L’Australia, che ospita la sede della Convenzione, si è espressa con il portavoce del dipartimento degli Affari esteri che ha definito l’arresto di Pshenichnov “inaccettabile” e ha aggiunto che “il governo australiano continuerà a chiedere alla Russia di rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale e di cessare immediatamente l’aggressione contro l’Ucraina”. Scegliendo queste parole il governo di Canberra ha inquadrato l’arresto di Pshenichnov nel conflitto russo-ucraino e lo ha definito quindi mosso da motivazioni politiche.

Mosca avrebbe quindi sfruttato l’occasione della visita di Pshenichnov alla sua famiglia in Crimea per detenere un nome ucraino noto internazionalmente; proteggere le proprie ambizioni in Antartide e infine privare l’Ucraina di una rappresentanza di rilievo in una sede diplomatica internazionale. Alla fine della nota australiana, a proposito, si legge: “Chiediamo alla Russia di porre fine a questa situazione e di garantire che in futuro egli possa rappresentare liberamente l’Ucraina”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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